Prendiamoci una piccola pausa dal nostro quotidiano e cerchiamo di pensare positivo nei confronti di un mondo assai tribolato

Stiamo per andare in vacanza con la febbre del mondo, mai così alta. È di qualche ora fa il tragico attentato a Trump, che, laddove ce ne fosse bisogno, fa salire ancora di più la tensione. Dopo questo assurdo attentato, le già ridotte possibilità di Biden di difendere la sua Presidenza, sono al lumicino, nonostante l’economia americana stia vivendo un periodo positivo anche sotto l’aspetto occupazionale. Nel Partito Democratico americano nessuno crede più nella riconferma di Biden che, però, non molla e non prende atto della sua fragile salute.

L’attentato a Trump, e sapremo di più nei prossimi giorni, lo ha reso una vittima e difficilmente, anche cambiando il candidato democratico, la vittoria gli sfuggirà di mano. Si diceva che gli americani fossero costretti a scegliere tra un definente e un delinquente, e questo la dice lunga sulla crisi di leadership che si vive nel mondo. Non dimentichiamoci mai l’assalto al Parlamento americano, voluto da Trump, per impedire la partenza della Presidenza Biden, e proprio Trump ha la quasi certezza di vincere le elezioni di novembre.

Fonte: Euronews.com

E saranno guai seri per l’Europa. Un’Europa dove soffia un sostenuto vento di destra, e solo la matematica parlamentare può mantenere in vita l’equilibrio politico esistente che portò la Von der Layen alla guida del governo europeo.

È noto che Trump non ami l’Europa ed è probabile un suo graduale disimpegno, più volte annunciato, e questo costringerà l’Europa stessa ad assunzioni di responsabilità che ha sempre scansato, contando sugli americani. In più Trump, come purtroppo tanti governi anche in Europa, non intende proseguire nel sostegno assoluto all’Ucraina, con conseguenze drammatiche per la democrazia. Quella dell’Ucraina è una battaglia doverosa per difendere i valori fondanti delle democrazie, sempre più minoritarie nel mondo.

Anche in Europa i filo-putiniani aumentano sempre più, e non è un caso che questo sentimento di appoggio ad un dittatore sanguinario, coincida con la vittoria delle destre e dei sovranisti. Il rischio per le nostre libertà e le nostre democrazie aumenta sempre di più. Cosa pensare di Orban, Salvini, la Le Pen sempre più titubanti nel sostegno all’Ucraina, portando come argomento la necessità del negoziato rispetto all’invio delle armi per difendersi. Un finto pacifismo che in realtà non vuole altro che la resa e la vittoria della Russia. E sulle intenzioni di Putin, invito i più pazienti a rivedere il discorso con cui spiegò al modo la sua intenzione di rifare la Grande Russia, iniziando proprio dalla conquista dell’Ucraina.

Fonte: Assifact

Non è complicato leggere come si stanno schierando i governi, una vittoria di Trump andrebbe a suggellare un indebolimento della lotta per mantenere alto il livello di libertà e democrazia.

Tra poco sapremo anche come finirà la partita a scacchi per il governo europeo. Popolari, socialisti e liberali, mantengono una risicata maggioranza, a rischio franchi tiratori che potrebbero mettere nei guai l’assetto europeo. Abbiamo già detto quanto forte sia stata l’affermazione della destra in Europa. Le Pen, Orban, la Meloni, i leader sovranisti tedeschi, spingono anche se non sono riusciti a conquistare la maggioranza. Ma mentre Orban ha istituito i Patrioti a cui hanno aderito, tra gli altri Le Pen e Salvini, la nostra Premier si è guardata bene da aderire ad una formazione di estrema destra. La Meloni, infatti, sta facendo una difficile trattativa per far valere il peso dell’Italia in Europa, cercando di ottenere incarichi di peso, in cambia dell’appoggio alla Von der Layen.

Una partita a scacchi difficile, ma la posta in gioco non è alta solo per il nostro Paese ma anche per la Von der Layen che potrebbe subire una clamorosa debacle se non si riuscisse a soddisfare le aspettative dei potenziali alleati. Sarà comunque questioni di giorni per sapere come andrà a finire.

E veniamo all’Italia. Salvini ha già prenotato il volo per l’America, destinazione Trump. Altro giro, altra foto, per sottolineare il suo trumpismo. A Salvini l’unica cosa che manca sono i voti. Per il resto ha tutto l’armamentario del saltimbanco. Cialtrone quanto basta, abbastanza sleale, un po’ ricattatore, ma poi alla fine la corda non la tira mai troppo, per paura di rimanere con niente in mano.

Salvini sta mettendo a dura prova la pazienza della Meloni. Appena può la mette in difficoltà per marcare il territorio e cercare voti. Per ora, come si diceva non ci sono riusciti, anzi Forza Italia, pronosticata come morente, ha fatto addirittura il sorpasso. Di poco ma sta sopra la Lega.

Fonte: Affari Italiani

Si va in vacanza, chi può, con le incertezze di sempre. I dati economici e occupazionali migliorano ma la percezione dello stato economico, non è positiva. Probabilmente i salari vergognosamente bassi fanno vivere male un po’ tutti e questo si ripercuote sullo stato psicologico delle persone. Le ultime elezioni hanno dato la sensazione che il centrosinistra, diviso quasi su tutto, può comunque, avere una occasione di vittoria, se sapranno stare tutti insieme. Molto difficile, ma possibile. Pensate solo all’atteggiamento che riusciranno a tenere in politica estera, sull’Ucraina e sulla Palestina. Tutti la pensano diversamente.

Prendiamoci una piccola pausa dal nostro quotidiano e, se riusciamo, cerchiamo di pensare positivo nei confronti di questo mondo assai tribolato. Buone vacanze a tutti.

FRANGES

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