Un gigante dell’energia non si affida certo a dei call-center per relazionarsi con i propri clienti; se poi si tratta di modifiche al contratto, la raccomandata è il sistema più sicuro e professionale
Un titolo, un avvertimento: state in campana alle telefonate che ricevete!
Qualche tempo fa ho siglato un contratto per la fornitura di energia elettrica con la Società ACEA, gigante del settore assieme ad ENEL, altro storico marchio della nostra Nazione.
Dopo qualche tempo, ho cominciato a ricevere da parte di numeri identificati dal mio cellulare come “spam” (ossia numeri potenzialmente pericolosi), delle telefonate in cui mi veniva data notizia che il contratto in essere con l’ACEA sarebbe stato bloccato a breve termine per motivi non meglio specificati. La centralinista di turno parlava di parametri mutati rispetto a quanto firmato e che si sarebbe dovuto rivedere il contratto o, meglio ancora, prendere in esame l’offerta di passare ad un’altra società.
A causa del ripetersi di queste telefonate, ho deciso di contattare direttamente la Società ACEA per avere dei chiarimenti a riguardo. Inutile dire che i miei sospetti erano fondati: si trattava (e si tratta) di vere e proprie truffe!
Un gigante dell’energia non si affida certo a dei call-center per relazionarsi con i propri clienti; se poi si tratta di modifiche al contratto, la raccomandata è il sistema più sicuro e professionale.
Questo imbroglio, come del resto tutte le truffe, basa la propria riuscita sul fattore “sorpresa”: quando si viene contattati, specialmente la prima volta, non si pensa all’inganno che c’è sotto ma si tende a dar credito a chi sta dall’altra parte del “cavo”; quest’ultima (generalmente sono sempre voci femminili), dimostrando di conoscere nome e cognome della potenziale vittima, indirizzo e con chi ha siglato il contratto, inizia una parlantina serrata che solo la prontezza dell’ascoltatore può interrompere bruscamente. Gli anziani, poi, sono il bersaglio più facile per questi ladri.
Occhio, anzi orecchio allora!E in caso di dubbio riagganciate pure il telefono senza timore di rimanere privi di un servizio che avete sottoscritto regolarmente e per il quale pagate profumatamente l’erogazione.
Stefano Boeris