Dal Primo Ministro al Sindaco, passando per i rappresentanti delle opposizioni, tutti dovrebbero calarsi in determinate piaghe sociali per capire ciò che la gente comune vive ogni santo giorno
È stata (e continua ad essere) una delle pellicole più rappresentative di una realtà, quella degli anni’70, che aveva come protagonisti Maurizio Merli nei panni del Commissario Tanzi e Roma, la Capitale d’Italia, in preda ad una coltre di nubi generata dalla criminalità imperante. Ebbene, quella che pensavamo essere la raffigurazione di una città e, più genericamente, di una Nazione nei cosiddetti “anni di piombo” (i ’70 appunto), è tornata ad essere parte del nostro presente e, quel che è peggio, fuori dagli studi cinematografici.
Sì, perché ciò che nelle prossime righe andremo a raccontare è una storia di spaccio, violenza e controllo del territorio da parte di gang malavitose che operano in un quartiere sito nella parte est dell’Urbe ossia il Quarticciolo. Da un po’ di tempo a questa parte, gli abitanti dell’area interessata sono in preda alla paura e allo sconforto per la trasformazione del sobborgo in una vera e propria centrale di traffici illeciti che vedono la droga al primo posto. Una zona destinata a rimanere “terra di nessuno”? Probabilmente sì, a giudicare da come le Forze dell’Ordine sono state aggredite da queste bande criminali. E nonostante le parole del Prefetto Lamberto Giannini, “Respingeremo qualsiasi intralcio. Non ci fermeranno”, i Carabinieri sono stati, per l’ennesima volta, immobilizzati dai pusher.
Nel corso di una recente operazione antidroga, infatti, i Militari sono stati accerchiati da extracomunitari che hanno deciso di impiantare nella zona di via Ostuni la propria residenza di spaccio. Nella medesima giornata, ma la sera, una volante della Polizia aveva fermato uno straniero al guida di una Toyota Aygo che, per evitare il controllo, aveva imboccato viale Palmiro Togliatti contromano. Bloccato e perquisito è stato trovato privo di patente e permesso di soggiorno. Anche in questo caso il medesimo copione: i poliziotti sono stati circondati da una ventina di ragazzi che, incappucciati, hanno minacciato i Rappresentanti dello Stato, affinché il loro compare potesse trovare una via di fuga nel disordine, cosa puntualmente successa. Da lì la necessità di un nuovo blitz nella via con 19 persone fermate tra le quali anche l’uomo alla guida dell’auto. Tutti extracomunitari con precedenti.

Fonte: la Repubblica
Gli Uomini e le Donne della Compagnia Casilina avevano organizzato un controllo della zona visto che, nel 2024, solo in quell’area si erano registrati 294 arrestati. Come sempre in questi casi non è mancata la dichiarazione del Sindaco Gualtieri: “Quando lo Stato fa sentire la sua presenza dà fastidio alle mafie e alle organizzazioni che gestiscono lo spaccio”.
Quanto avvenuto al Quarticciolo non è solo un problema limitato ad un’area geografica dell’Urbe (e anche se fosse, ciò non ne diminuirebbe la gravità) ma riguarda molteplici aree che, ormai, sembrano divenute proprietà della criminalità. Le tante vituperate Forze dell’Ordine continuano a muoversi con difficoltà per via di scarsi mezzi a disposizione e mani legate da leggi che vanno a vantaggio di spacciatori e delinquenti. Per non parlare poi di una certa politica che non perde occasione per appoggiare con il proprio silenzio o con dichiarazioni gravissime chi insulta quotidianamente le Donne e gli Uomini in Divisa.
Sarebbe interessante capire cosa potrebbe accadere se, con uno sciopero generale, chi sa di poter contare sulle Scorte, si trovasse di colpo privato di quella protezione come un qualsiasi comune cittadino. È facile pretendere di essere tutelati e poi riversare fango contro quelle stesse persone quando fa comodo. E certamente uno dei grossi mali della Politica è proprio questo distacco dalla realtà. Dal Primo Ministro al Sindaco, passando per i rappresentanti delle opposizioni, tutti dovrebbero calarsi in determinate piaghe sociali per vivere sulla propria pelle ciò che la gente comune ha davanti agli occhi ogni giorno che il buon Dio ci manda.
Sappiamo che questa, purtroppo, è pura utopia perché è molto più comodo riempirsi la bocca di promesse anziché venire privi di scorta in certe vie della Capitale e di altre città d’Italia. Come sosteneva Giulio Andreotti “il potere logora ma è meglio non perderlo”, vero “cari” politici?
Stefano Boeris