La Città eterna si mostra come la più bella del mondo. Forse, i suoi cittadini dovrebbero essere educati ad avere un maggior rispetto anziché dare per scontato quanto si ha sotto gli occhi
Il Museo a cielo aperto chiamato Roma, è ricchissimo di tesori inestimabili: si va da Fontana di Trevi, ai Fori Imperiali, passando per San Pietro (anche se parliamo di un altro Stato) fino a Castel Sant’Angelo. E poi c’è lui, Sua Maestà il Colosseo!
E proprio del Monumento simbolo dell’Urbe, vogliamo parlare in questo articolo.
L’Anfiteatro Flavio, questo il nome originario, fa sì che l’economia italiana veda entrare nelle proprie tasche la bellezza di 1,4 miliardi di euro all’anno. L’attrazione turistico-culturale ha un valore sociale stimato sui 77 miliardi di euro.
Questa monumentale costruzione è un’icona non solo romana ma mondiale. Nel 2019, sono state più di 7 milioni i visitatori giunti nella Capitale per visitare il simbolo dell’antica Roma.
“Il suo valore non è solo economico ma soprattutto sociale”, come sostenuto da Marco Vulpiani, Partner e responsabile dell’area Valuation, Modeling & Economic Advisory di Deloitte Central Mediterranean.
“Il Colosseo – ha continuato Vulpiani – rappresenta una notevole fonte di valore per Roma, l’Italia e per l’umanità. È evidente che trattandosi di un bene non alienabile, parliamo di valore non trasferibile, ancorché esistente e di rilievo. Al fine di quantificare il valore di un sito iconico, storico e culturale come il Colosseo abbiamo esaminato, analizzato e quantificato diverse configurazioni di valore. Il contributo all’economia italiana (dall’operatività e dal turismo indotto), il valore d’uso indiretto (il valore ‘edonico’ rappresentato dal piacere della sola vicinanza e vista di un’opera iconica unica e magnifica) e il valore sociale del Colosseo, inteso principalmente come il valore che rappresenta la sua esistenza per la società. Per un asset iconico come il Colosseo è necessario riferirsi, infatti, ad una dimensione di valore che comprenda sia il valore materiale che quello immateriale. In tale accezione, il valore immateriale del Colosseo può essere maggiore rispetto al valore connesso ai benefici economici che esso può produrre. Vanno infatti presi in considerazione anche i vantaggi esterni all’economia di mercato”.
Secondo un sondaggio Il 97% degli intervistati ritiene molto importante l’esistenza dell’Anfiteatro. L’87% ha sottolineato quanto il Colosseo rappresenti l’attrazione culturale più importante della nostra Nazione; il 92% ha concordato sul fatto che tale meraviglia vada preservata in ogni circostanza.
Interessante anche l’opinione che vede il 52% degli intervistati considerare questo Simbolo come “motivazione principale” per visitare Roma, nonostante l’immensità del patrimonio culturale che la Capitale offre.
Infine, solo un 30% pensa che solo gli italiani dovrebbero pagare per la conservazione del Colosseo mentre il restante 70%, è dell’idea che tutti i visitatori del mondo dovrebbero contribuire a tale preservazione.
Insomma, la nostra Città eterna si mostra, ancora una volta, la più bella del mondo. Forse, i suoi cittadini dovrebbero essere educati ad avere un maggior rispetto per ciò che è stato tramandato (e custodito) nei secoli, anziché dare per scontato che quanto si ha sotto gli occhi sia “eterno” e “dovuto”.
Stefano Boeris