Una riflessione sul metodo:come farlo è un esercizio, da praticare quotidianamente. E farlo – bene – è un dovere di chi si assume la responsabilità di guidare l’opinione pubblica
Si dice che l’abito non fa il monaco. Oppure che un libro non si giudica dalla copertina. E ancora, che la forma non è sostanza. Ma ci sono due mondi, due realtà, in cui queste massime non valgono. La politica e l’informazione.
I modi, i gesti, le parole diventano sostanza; diventano il mezzo con cui esprimere le intenzioni prima e le azioni poi.
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La politica, nella sua accezione democratica occidentale, è arte. Arte di comunicare, di fare, di avere coraggio di scegliere, di decidere, anche di compromettersi per un supposto di bene comune.
Ma è anche arte della parola. Il politico è oratore, arguto, capace di galvanizzare le menti, le persone, di ottenere consenso tra la gente. E quindi, prima della sostanza, viene la forma. È con la parola, prima di tutto, che si concretizzano le idee.
Per questo le parole, le dichiarazioni, in politica hanno un peso maggiore; per questo chi le mastica, deve sceglierle con cautela, soppesare il loro utilizzo, analizzare le conseguenze.
Ne deriva che la retorica, ancor prima della politica, è un’arte. Un’arte che comporta grande responsabilità per chi la pratica; uno strumento in grado di tradurre in azioni concrete quello che prima era solo un’idea, un’opinione di parte, un punto di vista parziale e tuttavia condivisibile.
Da qui, la consapevolezza del peso delle proprie parole; parole che influenzano l’opinione pubblica e che aiutano, nel bene e nel male, a formulare preferenze, talvolta radicalizzando da una parte o dall’altra il pensiero. Pensiero, a sua volta, che si traduce in scelte politiche.
Siamo fatti di parole. In natura, il linguaggio è ciò che ci contraddistingue; è ciò che ci rende uomini. Comunicare è una necessità, così come vivere in comunità, creare degli archetipi di convivenza (democratica).
Ma come farlo è un esercizio, da praticare quotidianamente. E farlo – bene – è un dovere di chi si assume la responsabilità di guidare l’opinione pubblica.
Susanna Fiorletta