Il giornalista racconta sé stesso in ‘Storia senza eroi’, un libro accattivante e piacevole che coinvolge il lettore dall’inizio alla fine

Piero Marrazzo, noto giornalista, conduttore televisivo ed ex Governatore della Regione Lazio, racconta sé stesso in ‘Storia senza eroi’, edito da Marsilio, suo primo romanzo uscito nell’ottobre scorso.

L’autore, spinto dalle figlie Giulia, Diletta e Chiara, ha deciso dopo 15 anni dal cosiddetto “Caso Marrazzo” di rompere gli indugi ed uscire allo scoperto scrivendo una storia personale e per certi versi intima che prende avvio dal noto fatto di cronaca del blitz operato in un appartamento di via Gradoli a Roma da parte di quattro carabinieri infedeli.

Il giornalista ricostruisce l’avvenimento non solo attraverso il suo scritto ma anche nel corso delle presentazioni che registrano in ogni occasione, come quella tenutasi recentemente presso la libreria “La perdigiorno” di Porto San Giorgio a cui la foto si riferisce, una massiccia partecipazione di pubblico. Marrazzo durante gli incontri puntualizza con fermezza di essere stato parte lesa della vicenda, colpito dalla sessualità che costituisce un’arma distruttiva e di sentirsi responsabile unicamente verso la sua famiglia per non averla protetta dagli effetti devastanti dello scandalo prima che si abbattesse su di loro.

Fonte: Gian Luca Cocola

Attraverso la sua esperienza raccontata nel romanzo, lo scrittore lancia il messaggio che non è impossibile rialzarsi di fronte a ricatti di natura sessuale legati al ‘revenge porn’ o all’identità di genere. Il libro prende spunto dalle sedute psicanalitiche a cui Marrazzo si è sottoposto poco tempo dopo lo scandalo in un percorso tortuoso e turbolento in cui l’autore si mette a nudo immergendosi nella propria intimità anche alla ricerca di una propria identità che si era confusa nei gorghi di uno scandalo. Un viaggio coinvolgente che apre tanti spunti di riflessione per il lettore in un processo introspettivo e analitico non privo di emozioni.

Nella seconda parte del libro lo scrittore vira sulla ricerca delle vicende familiari per assecondare il suo desiderio di conoscere i trascorsi giovanili americani della madre dei quali, in casa, si parlava poco. L’indagine, condotta negli U.S.A, scopre un vaso di pandora da cui emergono identità soppresse, intrecci con la mafia e un segreto a celare un grande enigma originato anche in questo caso dall’uso della sessualità, fil rouge che avvolge l’intero romanzo. La saga familiare si intreccia con la storia del dopoguerra del nostro Paese attraversando vicende politiche e avvenimenti di cronaca come quelli inerenti alla criminalità organizzata di cui Joe Marrazzo, il padre di Piero, è stato ottimo reporter.

‘Storia senza eroi’ è un libro accattivante e piacevole che coinvolge il lettore dall’inizio alla fine con un’evoluzione narrativa per certi versi inaspettata con qualche colpo di scena. La parte più originale e toccante dello scritto è quella dei controcampi, interamente curata dalle figlie dell’autore, Giulia, Diletta e Chiara, che raccontano le loro reazioni allo scatenarsi dello tsunami mediatico che le ha investite nei giorni susseguenti allo scandalo. Due ragazze ed una bambina che hanno mostrato carattere, fermezza, maturità, nobiltà d’animo e tanto amore verso il padre a cui non è mai mancato il loro sostegno.

Fonte: i-libri.com

In una “Storia senza Eroi” sono loro le fiere eroine capaci di marciare controvento.

Gian Luca Cocola

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