Il passato e lo sviluppo della NATO con l’ombra della guerra in Ucraina
Il 4 aprile del 1949, poco dopo il termine della Seconda Guerra Mondiale, viene firmato il Patto Atlantico promosso dagli americani e, successivamente, istituita l’Organizzazione del Trattato del Nord-Atlantico (NATO). Anni delicati quelli dal ’49 in poi, con un mondo diviso già in blocchi – quello statunitense e quello russo – ma non per questo incapace dal creare un progetto in grado di prevenire una possibile situazione bellica dalla portata delle precedenti guerre mondiali. La finalità della NATO, dunque, era ed è quella di costituire un’organizzazione a scopo difensivo, inizialmente formata da 12 paesi e – con il tempo – integrata ad oggi da ben 26 nazioni.
La NATO, però, non nacque con l’unico obiettivo di scongiurare le fondamenta per una futura terza guerra mondiale, ma crebbe come risposta al precedente nazionalismo tedesco in Europa e ovviamente al militarismo e allo strapotere militare di Mosca che dal 1948 – con l’istituzione del Blocco Sovietico – sembrava destinata a una acquisizione territoriale di non poco conto. Grazie, infine, ad una struttura costituita dal Consiglio atlantico e dal Comitato militare, la NATO – all’unanimità, indi con la perfetta concordanza tra Stati membri – assume decisioni in grado di rispondere alle esigenze mosse dagli sviluppi internazionali. Al centro della NATO figura l’articolo 5 del proprio trattato istitutivo, il quale presuppone una “difesa reciproca” tra Stati NATO in caso di attacco da parte di un nemico esterno all’organizzazione.
Fonte: FarodiRoma
Gli eventi che hanno tenuto banco in questi ultimi due anni e mezzo in Ucraina hanno spinto persino due nazioni storicamente avverse all’entrata nella Nato, come Svezia e Finlandia, vista anche la vicinanza con la Federazione Russa, a entrare all’interno dell’alleanza.
La questione estremamente complessa, anche da un punto di vista tecnico, se in queste condizioni e in quelle che si svilupperanno nei prossimi anni l’Ucraina possa o non possa entrare a far parte della Nato divide gli esperti, a causa del fatto che, in teoria, non possono entrare a far parte dell’alleanza nazioni che hanno conflitti aperti o situazioni che rischiano di esplodere in guerre.
Fonte: Buone Notizie
Motivo per cui la posizione dell’Ucraina nel suo rapporto con la NATO rimane estremamente complessa e opaca.
Alberto Fioretti