Luca Giurato è riuscito a portare davanti alle telecamere il volto più umano e goliardico di questa professione

“Quanto sei bella Mara, quanto sei bella! Bella e brava”. Così riecheggiava nelle orecchie dei telespettatori il complimento, divenuto “tormentone”, che Luca Giurato rivolgeva a Mara Venier nelle varie puntate di “Domenica in” degli anni ’90 e che oggi, con la scomparsa del giornalista, entra a far parte dei ricordi e di una televisione che non c’è più.

84 anni e ormai da tempo fuori dai palinsesti RAI, l’Azienda per la quale aveva lavorato conducendo diversi programmi (da “Domenica in” a “Unomattina” passando per “Italia sera”, “La Vita in Diretta”, “Italia che vai” e tanti altri) Luca Giurato, il giorno 11 settembre, è stato colto da un infarto fulminante a Santa Marinella dove si trovava per le vacanze estive. Sposato in seconde nozze con la collega Daniela Vergara, la sua immagine resterà per sempre legata al timbro di voce nasale e alle gaffes che, involontarie o meno, erano riuscite a renderlo un personaggio.

Fonte: Fanpage

Ricorderemo tutti, certamente, gli innumerevoli spezzoni mandati in onda dal Tg satirico “Striscia la Notizia” che lo aveva preso, bonariamente, di mira. Giurato era diventato sì un conduttore ma, proprio per questo modo di porsi davanti alla telecamera, anche una macchietta, nel senso buono del termine. Ed è stata forse questa la scintilla che lo ha portato al successo, nonostante il suo curriculum abbondasse di attività lavorative svolte in testate come “Paese Sera”, “La Stampa” e poi in RAI al “GR1” (di cui fu Direttore) e al “TG1” (in qualità di Vicedirettore).

Era figlio di un Diplomatico siciliano e nipote del drammaturgo e regista Giovacchino Forzano. Tanto dal mondo dello spettacolo quanto da quello politico, non sono mancate parole di cordoglio per la sua scomparsa. “Ciao Luca, ti ho voluto tanto tanto bene …per me un giorno molto triste”, ha scritto su Instagram la sua amica Mara Venier. “Mi hai insegnato a vedere le cose da un altro punto di vista, senza mai essere banale. Tu sei e sarai sempre il mio Luca”, ha scritto la conduttrice Eleonora Daniele mentre la Premier Giorgia Meloni, su X, ha parlato del giornalista come di colui che “ha accompagnato per anni le giornate di milioni di italiani, entrando virtualmente nelle loro case come giornalista e conduttore televisivo, con competenza, simpatia, genuinità e anche con la rara e preziosa virtù dell’autoironia. Sono certa che oltre che per la tua professione, il tuo pubblico ti ricorderà anche come un amico. Che la terra ti sia lieve”.

Fonte: Adnkronos

Naturalmente non è mancata la nota della RAI: “La scomparsa di Luca Giurato addolora profondamente tutta l’azienda che si stringe affettuosamente alla moglie Daniela e a tutti i suoi cari, con un sentimento di profonda riconoscenza. Perché Luca Giurato è stato un giornalista che ha incarnato al meglio – basti ricordare Uno Mattina, ma non solo – l’essere volto e voce del servizio pubblico, entrando nelle case degli italiani quasi come uno ‘di famiglia’, con uno stile inconfondibile, sorridente e ‘accogliente’, accompagnato da altrettanto inconfondibili simpatia, leggerezza e ironia. Doti umane e professionali che restano patrimonio prezioso del servizio pubblico”.

Vorrei anch’io ricordare un aneddoto che mi lega alla memoria del collega scomparso. Un giorno di molti anni fa, ebbi modo di incontrarlo in via Veneto. Ero già giornalista e collaboravo col Corriere di Roma. Lo fermai per chiedergli un autografo (in vero, più al personaggio che al giornalista). Con estrema gentilezza e bonarietà mi disse che me lo avrebbe fatto volentieri ma entrambi eravamo sprovvisti di carta e penna. Così, percorremmo insieme qualche decina di metri durante i quali gli dissi il nome della testata per la quale scrivevo e lui mi rispose di conoscerla; arrivammo a via Ludovisi, presso l’Hotel Savoy. Qui, Giurato chiese alla reception un foglio e una penna per “fare un autografo a questo simpatico ragazzo”, disse. Probabilmente la “simpatia” di cui parlava era legata al fatto di essere entrambi giornalisti. Ricordo le sue parole mentre ci salutammo: “Hai scelto una strada non facile. Io ho tante amiche e AMICHI che poi sono entrati in RAI. In bocca al lupo!”.

Ancora oggi, conservo quell’autografo in mezzo a tanti altri, gelosamente custoditi. Se ne va, dunque, un uomo che è riuscito a portare davanti alle telecamere il volto più umano e goliardico di questa meravigliosa professione che è il Giornalismo.

Fonte: RomaToday

Buon viaggio Luca!

Stefano Boeris

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