Dal cuore di Roma, ai palati di tutto il mondo

Una ricetta unica e segreta, un impasto che nasce dal mix di ricerca scientifica accurata, passione e profonda conoscenza del mondo dei panificati. La Pinsa è oggi nota a molti, tuttavia solo un nome può vantarne la paternità: Di Marco.

Ma, andiamo un po’ indietro nel tempo, l’azienda Di Marco, attiva dal 1981 nel settore professionale della pizza, nasce dall’iniziativa imprenditoriale di Corrado Di Marco, veterano nel mondo della panificazione. All’origine della nascita dell’azienda, l’invenzione di un mix di farine specifico per la Pizza in Teglia alla Romana. La linea, alla quale viene dato il nome di Pizzasnella®, è un prodotto che, grazie all’eliminazione dei grassi nell’amalgama, permette di ottenere un impasto digeribile e fragrante. Questo di fatto rivoluzionerà il mercato delle pizzerie al taglio.

Ma torniamo alla nostra Pinsa. Essa fu ideata nel 1985 dalla volontà di creare un prodotto sano, leggero, ideale per la quotidianità e soprattutto di qualità. Già da tempo Corrado Di Marco, fondatore e “papà della Pinsa”, elaborava le sue sperimentazioni con farine diverse alla ricerca della ricetta perfetta e all’avanguardia. L’intuizione, si racconta, fu l’incontro dell’esperienza di Corrado Di Marco con i sapienti consigli della Signora Di Marco, esperta nutrizionista. Nel 2001, dopo diversi tentativi ed esperimenti, la coppia, dà vita a un prodotto nuovo, dalla caratteristica forma ovale, croccante fuori e morbido dentro. Ecco, dunque, la “Pinsa originale Di Marco”.

Fonte: Di Marco Corrado

“La mia idea è stata quella di creare un prodotto innovativo, che non fosse presente sul mercato e che racchiudesse in sé il mio passato di esperto di farine e derivati del pane    e il presente, andando incontro alle esigenze del consumatore contemporaneo che richiede velocità, praticità, senza tuttavia rinunciare al gusto”, spiega Corrado Di Marco, founder dell’azienda. Questo prodotto, povero di grassi e zuccheri, e con un processo di lievitazione di 72h è molto diverso dalla sorella maggiore, la Pizza, rispetto alla quale, proprio grazie al suo limitato apporto calorico, possiede qualità nutrizionali addirittura superiori. La Pinsa originale può essere degustata presso le pizzerie e le pinserie, che ricevono la miscela di farine Di Marco e possono così prepararla in autonomia: ad oggi sono oltre 7.000 le Pinserie distribuite in tutto il globo che offrono la vera Pinsa Romana inventata da Corrado Di Marco. Lo standard di qualità è assicurato grazie alla certosina attività di formazione degli operatori professionali sulle tecniche di lavorazione degli impasti, con incontri che prevedono dimostrazioni pratiche con esperti del settore.

Per il consumatore finale esiste anche la possibilità di preparare a casa propria la Pinsa Di Marco: l’azienda, infatti, non si limita all’approntamento della perfetta miscela di farine e alla definizione della lievitazione perfetta: La Pinsa Di Marco, dopo le lunghe ore di riposo, è spianata dalle mani di mastri pinsaioli viene confezionata in atmosfera modificata per mantenere inalterate tutte le sue proprietà fino alla tavola.

Gustata in tutto il mondo, è oggi il biglietto da visita internazionale della Di Marco.

Fonte: Di Marco Pinsa

Ma la cosa non finisce qui, in una continua ricerca di migliorarsi, a novembre di quest’anno, quindi pochi giorni fa, questa azienda ha presentato un nuovo progetto in cui la pinsa, street food per definizione, si veste di street art, in un connubio divertente, colorato e gustosissimo. Dalla consapevolezza che la pinsa Di Marco può essere annoverata tra le eccellenze della produzione italiana, quasi a icona di un’arte, quella culinaria di cui siamo maestri nel mondo, è nata l’esigenza di creare un contenitore che fosse all’altezza della sua unicità. Quello che una volta era un banale, anonimo cartone da asporto doveva perdere il ruolo secondario di semplice “scatola” per diventare esso stesso un’opera d’arte, degna di contenere un prodotto d’eccellenza, gustoso, leggero ed unico al mondo.

E per ottenere questo “scrigno” ideale, l’azienda ha avviato la collaborazione con tre dei più noti street-artist italiani – Camilla Falsini, Lucio Schiavon, Daniele Tozzi. Nasce così la “PBox”, una tela contemporanea, che oltre a contenere un’opera d’arte, la Pinsa, racchiude la creatività e lo stile degli artisti che ne hanno reinterpretato la storia e i valori attraverso la loro arte.

Siamo molto orgogliosi, afferma Alberto Di Marco, Ceo dell’omonima azienda, di poter offrire a tutti i nostri clienti e di conseguenza a tutti i consumatori che ordineranno la Pinsa a casa un vero e proprio pezzo di arte, anzi due: La Pinsa stessa e la sua confezione disegnata da artisti che rappresentano l’avanguardia dell’arte moderna e contemporanea.” Insomma, il genio italiano non smette mai di stupirci, la Pinsa, l’Arte e tanto lavoro. Ma chissà, forse a guardar bene le due cose non sono altro che due facce della stessa medaglia.

Lello Mingione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *