Il Matrimonio non inizia e finisce il giorno delle nozze: quella è la “cornice” ma il quadro lo si dipinge giorno dopo giorno

Prendo in prestito questo titolo dal film del 2004 (esattamente 20 anni fa) di Carlo Verdone per fare il punto della situazione sulla vita di coppia al giorno d’oggi. E proprio oggi, 18 luglio, io e mia moglie festeggiamo 15 anni di matrimonio. Una data importante ed un percorso fatto insieme che ci ha portati a questo traguardo. Dopo i 10 anni, ci siamo ripromessi di ripetere ogni quinquennio quel “sì” che, in vero, necessita di una conferma giornaliera per poter durare.

Ebbene, uno dei problemi che oggi le coppie incontrano è esattamente questo: permanere nel tempo senza essere spazzati via al primo colpo di vento. Noi siamo ancora una coppia “giovane”, almeno se rapportata a quelle che hanno toccato, Dio le benedica, i cinquanta o i sessant’anni di matrimonio. Ma esiste un segreto?

In realtà, coloro che pensano ad una qualche pozione magica per far durare la coppia, scelgono una linea di pensiero di comodo. Sì, perché nella realtà non vi è alcun segreto. La durata della vita matrimoniale la stabiliscono i diretti interessati con i loro comportamenti.

Fonte: Sposalicious

Una delle frasi che restano nella memoria il giorno della Funzione è la promessa di rimanere insieme “nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia”: ecco, forse oggi si da per scontato che la gioia e la salute siano beni che, quasi per diritto divino, debbano appartenerci. Al contrario, quando dolore e malattia entrano nella nostra esistenza, parliamo di un destino cinico e baro.

Ed è proprio questa convinzione spocchiosa che sta, molto spesso, alla base di rapporti destinati a scoppiare anche dopo pochi mesi. In questi quindici anni sono successe tante cose, come è logico che sia se pensiamo a quel percorso terreno che si chiama Vita. Abbiamo vissuto scelte importanti, visto persone lasciarci (per fattori anagrafici o incomprensioni) e nuove meravigliose amicizie che sono andate ad aumentare, numericamente, quelle “storiche” che da sempre ci sostengono col loro affetto.

Un tassello dietro l’altro ed ecco che il mosaico continua a crescere e a prendere una forma sempre più definita. Ma quella che per noi è stata una benedizione e che, mi sia concesso dirlo, siamo riusciti a custodire nel quotidiano, per molti rappresenta l’impossibile. E spesso le cause sono futili e forse, proprio per questo, pericolose perché prese sottogamba anziché essere affrontate tempestivamente.

Troppa voglia di limitarsi a sentire anzichè ascoltare; troppa concentrazione su se stessi pensando che la vita di coppia non si differenzi in nulla da quella da single. Ed infine, una serie di distrazioni che indeboliscono le nostre capacità di assunzione di responsabilità.

Il Matrimonio non inizia e finisce il giorno delle nozze: quella è la “cornice” ma il quadro lo si dipinge giorno dopo giorno, anche con delle sbavature che però, se corrette per tempo, aiutano a comprendere gli errori e come fare per non ripeterli.

Auguri a tutti gli sposi!

Stefano Boeris

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