L’occidente dovrebbe essere più bravo sul piano politico, la ricchezza è divisa ancora in modo troppo diseguale ed i nemici sono tantissimi e differenziati
Permettete una voce fuori dal coro, se la storia si ripete sempre significa che l’umanità resta sempre la stessa. Guardando personaggi, interpreti, fatti e accadimenti di questa maledetta guerra ucraina e rileggendo l’invasione della Cecoslovacchia da parte del Fuhrer viene in mente che sostituendo i nomi il testo potrebbe essere conservato nella sua integrità.
Le vicende che seguirono sono note a tutti ma la conquista d’Etiopia da parte dell’Italia, operazione che i grandi paesi europei ritenevano impossibile per il Duce sia per le armi che gli stessi inviarono agli etiopi sia per la scarsa preparazione dell’esercito italiano, portò a sanzioni abbastanza severe per il nostro popolo. E queste sanzioni gettarono di fatto l’Italia nel drammatico patto d’acciaio con la Germania ed in una guerra fortunatamente persa (pensate che disastro sarebbe stato per tutti gli europei una vittoria dell’asse). Risulta dalla storia che il dittatore italiano non si fidasse in alcun modo di Hitler e che nei colloqui riservati tra lui e gli ambasciatori di Francia e di Inghilterra, dopo le sanzioni imposte all’Italia, dichiarasse apertamente che con quel sistema ci avrebbero buttato nelle braccia della Germania, le cui intenzioni erano già sufficientemente evidenti.
Ora ci risiamo, mettiamo le sanzioni alla Russia, ostentiamo una diplomazia patetica dove il Presidente degli Stati Uniti d’America fa dichiarazioni da bar per poi essere smentito a stretto giro da tutti i leader alleati, la Cina e l’India si avvicinano sempre più a Mosca (stiamo parlando del 50 % della popolazione mondiale) ed i dittatori si alleano contro le democrazie. Sembra quasi siamo costretti da una forza superiore a ripercorrere gli stessi errori già fatti 70 anni fa. Faccio presente che 70 anni nel ciclo della storia è come parlare di ieri pomeriggio.
Tutti dicono che l’occidente è compatto come non mai, a me non sembra. A parte la ridicola girandola di sanzioni, le aumentiamo tutti i giorni pari, ma i tedeschi non intendono mettere embarghi sul petrolio, lo comprano in Russia, noi sul gas stesso discorso, le auto non gliele mandiamo ma solo se costano più di 50.000 euro. Intanto mandiamo le armi agli ucraini, ma non proprio quelle che servirebbero (aerei e carri armati) perché atto ostile al nemico. Che significato ha mandare delle armi non troppo potenti se no il nemico si offende. Diciamo la verità: abbiamo paura! E facciamo la voce grossa come quelli che strillano per non passare alle mani.
Abbiamo sbagliato tutto negli ultimi 20 anni per assenza di politica e per asservimento della politica stessa alle multinazionali. Prima abbiamo spostato tutta la produzione in Cina (basterà la carenza di mascherine come esempio) mettendo in concorrenza i bambini cinesi con i lavoratori occidentali, ma le grandi aziende pretendevano di produrre ad un decimo del costo e vendere sui mercati occidentali agli stessi prezzi. Poi abbiamo alimentato lo sviluppo mondiale sulla crescita cinese e mentre noi incrementavamo il pil del 2 %, quando andava bene, loro correvano a doppia cifra. Adesso che in Cina si è costituita una classe borghese di oltre 400 milioni di persone nessuno può più discutere con i Cinesi, significherebbe perdere un mercato grande quasi come tutta l’Europa e peraltro sempre in crescita. Ed ora se la Cina deciderà di appoggiare, non nelle risoluzioni sulla guerra ma nella sostanza, l’impero Russo quali sanzioni noi potremmo più fare a quest’ultimo? Qualsiasi embargo significherà costituire di fatto il nuovo patto d’acciaio Mosca – Pechino – Nuova Delhi che, per chi ama la storia, qualche ricordo del RO-BER-TO lo suscita. Senza contare la centralità regalata in questo modo, e completamente a nostro danno, in campo diplomatico alla potenza cinese.
Le cose non succedono per caso, quando hai sbagliato politica economica per 20 anni di seguito il problema si concretizza in questo modo, furono sempre e comunque motivazioni economiche a determinare la Seconda guerra mondiale. L’occidente dovrebbe essere più bravo sul piano politico, la ricchezza è divisa ancora in modo troppo diseguale ed i nemici sono tantissimi e differenziati. I russi sono armati fino ai denti, i cinesi sono un miliardo e mezzo di persone la cui leadership dittatoriale punta evidentemente alla preminenza sui mercati. Altri acerrimi nemici sono gli arabi, 450 milioni di persone dominati da un fanatismo religioso senza precedenti e privi della paura di morire. Se con le nostre politiche riusciremo, come sembra, a farli coalizzare avremmo ottenuto il miglior risultato autolesionista della storia.
Infine, una battuta sul riarmo, i paesi europei dopo i fatti di ucraina spenderanno il 2 % del pil in armamenti. Sappiamo tutti che l’Italia non lo farà, dovrebbe tagliare i servizi sociali, la Francia qualcosa farà se non fosse altro per l’immagine del paese ed invece la Germania lo farà e, onestamente, la cosa non mi piace. Deve essere fatto a livello europeo con una direzione militare europea ed allora staremo tutti più tranquilli.
Ferruccio Zappacosta