Una delle principali scuse usate dai vari stati nella storia per giustificare le aggressioni
La storia della comunità internazionale è stata tragicamente caratterizzata da diverse guerre, le cui conseguenze hanno da sempre imposto una riflessione sulla legittimità dell’uso della forza nei rapporti tra Stati. In alcuni casi, al fine di legittimare l’uso della forza è stato teorizzato il concetto di legittima difesa preventiva, caratterizzato dall’assenza di un vero e proprio atto di guerra, posto che in questo caso lo Stato aggressore, lungi dal reagire a un atto perpetrato da un altro Stato, attua una condotta aggressiva al solo fine di prevenire il sorgere di un conflitto. Tale concetto, a esempio, è stato utilizzato per giustificare i bombardamenti della Libia e dell’Iraq posti in essere dagli Stati Uniti.
Tra gli altri esempi che si impongono alla nostra memoria possiamo citare la guerra della Colombia in Ecuador finalizzata a snidare i narcotrafficanti. Tutte queste guerre hanno in comune l’assenza di un’aggressione tipicamente intesa, poiché si caratterizzano per essere state poste per giustificare reazioni contro Stati nel cui territorio vi erano gruppi terroristici che si ritenevano pronti a perpetrare attacchi contro altri Stati.
Fonte: Treccani
Insomma, tutte queste guerre sono state iniziate al solo scopo di evitare che ne scoppiassero altre. Uno dei teorici della difesa preventiva è il Presidente americano George Bush, che presentò al Congresso nel 2002 un documento – contenente la c.d. dottrina Bush sulla legittima difesa internazionale – che esponeva le ragioni che giustificassero un attacco preventivo. Deve evidenziarsi, che diverse furono le opinioni contrarie a un uso della forza c.d. preventivo.
La dottrina Bush, a esempio, fu criticata con forza dal Segretario Generale delle Nazioni Uniti nella plenaria del 23.9.2003. Ritieni corretta questa declinazione dell’uso della forza nei rapporti fra Stati? Da ultimo possiamo citare il caso della guerra in Ucraina con la Russia che, tra le principali ragioni che la avrebbero spinta ad attaccare, sostiene di essere stata semplicemente costretta per anticipare i piani di aggressione dell’Occidente e dell’Ucraina.
Alberto Fioretti