Il riconoscimento è finalmente arrivato il 9 marzo scorso con una cerimonia tenutasi al Palazzo dello Sport di Roma
Ora che sono diventati ambasciatori di buona volontà della FAO, per mano del direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite Qu Dongyu, gli Harlem Globetrotters continueranno a divulgare in tutto il mondo il loro messaggio di pace e d’integrazione, oltre il campo da gioco, con una grande medaglia in più, quella globale della FAO.
Gli Harlem Globetrotters nacquero 99 anni fa (nel 2026 celebreranno il primo centenario dalla fondazione) come squadra di basket composta di soli giocatori afroamericani, in un momento in cui il razzismo era ancora molto forte e i cestisti neri non trovavano accoglienza nelle squadre statunitensi. Il loro nome trae infatti origine da Harlem, il famoso quartiere di New York che a quel tempo era il ghetto dei neri, simbolo delle loro radici culturali e della loro eccellente musica blues e jazz.

Fonte: Uffici stampa FAO & Harlem Globetrotters
Globetrotters è invece sinonimo di giramondo e infatti questa squadra di basket è perennemente impegnata in sfide di pallacanestro amichevoli (non competitive) e soprattutto spettacolari, perché unisce lo sport al puro divertimento, tramite siparietti comici fra di loro, l’arbitro di gara e gli spettatori, acrobazie e tanta musica anche da ballare. I loro milioni e milioni di fans in tutto il mondo sono soprattutto bambini e adolescenti, attratti dalla comicità coinvolgente dei Globetrotters.

Fonte: Ufficio stampa Harlem Globetrotters
In realtà gli Harlem Globetrotters non nacquero ad Harlem, bensì a Chicago. Li mise insieme un ebreo polacco, Abe Saperstein, nato a Londra e cresciuto nell’Illinois, dotato di un particolare fiuto per gli affari. Il brand dei Globies (come vengono spesso chiamati gli Harlem Globetrotters) è di proprietà della Herschend Family Entertainment, una società privata operativa nel settore dei parchi di divertimento a tema. Pur non facendo parte della Nba (la National Basketball Association è la lega delle squadre di pallacanestro professionistiche americane), fra i cestisti dei Globies si annoverano svariati giocatori leggendari, che hanno poi optato per giocare in altri team, ma che hanno dato lustro e clamore agli Harlem Globetrotters.
Durante la cerimonia del 9 marzo 2025 al Palazzo dello Sport a Roma il DG della FAO, il 61enne Qu Dongyou (anche membro del Partito comunista cinese), in carica da circa sei anni, consegnando il titolo di ambasciatori di buona volontà agli Harlem Globetrotter ha ricordato che il loro straordinario impegno trasmette gioia, energia positiva e che può contribuire a diffondere messaggi contro l’insicurezza alimentare e lo spreco di cibo, valori che sono la missione della FAO. Qu Dongyou ha poi sottolineato che i Globetrotters portano in tutto il mondo il messaggio dell’antirazzismo, dell’integrazione fra i popoli e dell’importanza di una dieta sana.


Fonte: Ufficio stampa FAO
Accettando di essere insigniti del prestigioso riconoscimento, l’allenatore della squadra, Saul White jr., ricevendo la pergamena dalle mani del direttore generale della FAO, ha risposto a nome del team che lui e i giocatori sono particolarmente onorati di ricevere quel riconoscimento proprio nell’anno in cui la FAO celebra il suo 80° anniversario dalla fondazione. Infine, prima che si svolgesse il secondo tempo della partita-show gli Harlem Globetrotters hanno assicurato che continueranno a impegnarsi per sostenere la missione della FAO per il diritto all’alimentazione per i bambini di tutto il mondo.

Fonte: Ufficio stampa FAO
Durante lo spettacolo di Roma, in un Palazzo dello Sport affollato di migliaia di spettatori (soprattutto famiglie con ragazzini che adorano gli Harlem Globetrotters e le loro mascottes), i Globies hanno inscenato numerose gag con battute in lingua italiana e hanno perfino accennato a cantare la canzone simbolo “Bella Ciao”. Alla fine dello show, un incessante fiume di selfie fra la squadra e gli spettatori.
Daniela Binello