La candidata del Pd D’Elia ottiene il seggio di Gualtieri; il protagonista è ancora una volta l’astensionismo
Domenica 16 gennaio si sono tenute le elezioni suppletive nel collegio di Roma 1 per la Camera dei deputati per assegnare il seggio lasciato vuoto dal neoeletto sindaco della Capitale Roberto Gualtieri.
Ad uscirne vittoriosa è stata Cecilia D’Elia, candidata del Partito Democratico, con il 59,43% dei voti. Prima di entrare tra le fila del Pd nel 2018, ha fatto parte della segreteria dei Democratici di Sinistra e di Sinistra Ecologia e Libertà. Tra gli incarichi ricoperti ricordiamo quello di assessora alle Pari opportunità nella giunta Veltroni nel 2007. Nello scorso marzo è invece entrata nella segreteria del partito democratico, quando il leader Enrico Letta l’ha nominata responsabile delle Politiche per la parità.
“Grazie a tutte e tutti i romani che mi hanno dato fiducia. Metterò tutta me stessa per onorare la responsabilità di questo nuovo impegno in un momento così delicato per il nostro Paese”, ha twittato D’Elia subito dopo gli exit poll.
Sono arrivate anche le congratulazioni del sindaco Roberto Gualtieri: “Una donna competente e determinata che arricchirà il Parlamento con la sua passione politica e saprà rappresentare al meglio Roma ed il suo collegio”.
Esce invece sconfitta Simonetta Matone, la capogruppo della Lega in Campidoglio che ha corso per il centrodestra. Stesso discorso per Valerio Casini di Italia Viva ed appoggiato anche da Azione di Carlo Calenda. I due candidati hanno infatti raccolto rispettivamente il 22,42% ed il 12,93% dei voti.
Il vero protagonista di questa piccola tornata elettorale è stato indubbiamente l’astensionismo, come già avvenuto per l’elezione del sindaco. I numeri sono decisamente sbalorditivi: soltanto l’11% degli aventi diritto si è infatti recato alle urne, per un totale di circa 21mila cittadini su 185mila.
Nonostante ciò, i renziani hanno manifestato, in maniera piuttosto imbarazzante, grande soddisfazione. “I primi dati – spiega il presidente di Italia Viva Ettore Rosato – segnano un risultato straordinario. I sondaggi ci davano al 2%; gli elettori, nel primo test politico con il nostro simbolo, oltre il 14%”.
Giulio Picchia