Una biennale 2022 decisamente ricca, variegata e densa di appuntamenti interessanti e originali che intende rimarcare il ruolo di Venezia nell’ambito delle manifestazioni di importanza mondiale
Una biennale 2022 decisamente ricca, variegata e densa di appuntamenti interessanti e originali che intende rimarcare il ruolo di Venezia e della sua tradizione artistica nell’ambito delle manifestazioni di importanza mondiale.
Stefano Ricci e Gianni Forte direttori della Sezione Teatro hanno previsto ben 170 appuntamenti con la partecipazione di circa 600 artisti provenienti da tutto il mondo in occasione del 50° Festival del teatro (che si svolgerà tra il 24 giugno e il 3 luglio).
Ospiti della manifestazione artisti come Sonia Bergamasco, Galatea Ranzi e Asia Argento interpreti dei meravigliosi e talvolta struggenti versi di Alda Merini e poi ancora , per citarne ovviamente solo alcuni, il teatro militante di Milo Rau, Caden Manson e Jemma Nelson, gli attori-rifugiati di Christiane Jatahy, il mondo onirico di Peeping Tom con Triptych; la coppia Daria Deflorian e Antonio Tagliarini con Sovrimpressioni che tocca tangenzialmente il film di Fellini Ginger e Fred; Olmo Missaglia, vincitore del bando Biennale College.
Scelta importante e anche coraggiosa quella di Wayne McGregor, direttore del sedicesimo Festival Internazionale di Danza Contemporanea (22-31 luglio) intitolato Boundary–Less. Che proporrà solo “prime”, con artisti e coreografi del calibro di Saburo Teshigawara, Rocío Molina, Eric Gauthier, Rudi Cole e Júlia Robert e tanti altri ancora.
Appuntamento a settembre (dal 14 al 25) per il 66° Festival Internazionale di Musica Contemporanea che la Direttrice Lucia Ronchetti ha voluto titolare come Out of Stage proponendo una larga prospettiva del teatro musicale contemporaneo e del ruolo delle nuove tecnologie, della multimedialità, con programmazione di realtà virtuale e realtà aumentata applicata al suono, secondo forme e generi nuovi, codificati dai compositori coinvolti nel festival.
Saranno così sulla scena i lavori di teatro musicale sperimentale commissionati a Simon Steen-Andersen, Helena Tulve, Michel van der Aa, Paolo Buonvino e Annelies Van Parys, oltre a prime italiane di nuovi progetti di Alexander Schubert, Rino Murakami e Ondřej Adámek. Come per Teatro e Danza anche la rassegna dedicata alla musica sarà ricca di altri interpreti di livello internazionale.
Per tutta la durata della biennale le varie sezioni presenteranno anche i lavori e gli artisti afferenti ai vari College della Biennale segnando così un’occasione di espressione non solo formativa ed esperienziale ma anche di consacrazione su un palcoscenico importante.
I Festival di Danza, Musica, Teatro coinvolgeranno tutta la città di Venezia. Dagli spazi storici dell’Arsenale (Teatro alle Tese, Tese dei Soppalchi, Sale d’Armi, Teatro Piccolo Arsenale) a Ca’ Giustinian, la Basilica di San Marco con la Cappella Marciana, il Teatro La Fenice, il Malibran e il Goldoni; dalla Biblioteca Marciana (Sala Sansoviniana) alla Scuola Grande di San Rocco (Sala Capitolare), alla Fondazione Ugo e Olga Levi (Sala Biblioteca); dall’Auditorium Lo Squero della Fondazione G. Cini al Conservatorio B. Marcello fino al Teatro del Parco a Mestre.
Le informazioni sulle attività 2022 dei Settori Danza, Musica e Teatro sono disponibili sul sito web della Biennale di Venezia www.labiennale.org
Giuseppe Fabiano