A pochi giorni dal Derby Roma Lazio ci si è dedicati a dare lustro a Felice Pulici intitolando un bellissimo giardino della Capitale
Intitolare un giardino con una targa commemorativa che rappresenti il valore della figura e dell’operato di Pulici è quanto è stato chiesto di votare in Consiglio Municipio XIII il 23 marzo scorso. A pochi giorni dal Derby Roma Lazio ci si è dedicati a dare lustro a Felice Pulici intitolando un bellissimo giardino della Capitale.
Pulici, romano di adozione, giocatore della Lazio e poi dirigente del Coni, nato a Sovico, il 22 dicembre 1945, si trasferì nella nostra città e vi rimase sino alla sua scomparsa nel dicembre del 2018. Tra campionato, coppa nazionale e coppe europee ha disputato 202 partite con la maglia biancoceleste in carriera. è stato protagonista della vita sportiva di Roma, facendo nascere molte iniziative volte a mantenere viva la passione per lo sport.
Il Municipio XIII, residenza di Pulici e della sua famiglia, è stato protagonista di un gesto tanto atteso dagli stessi Consiglieri. “Oggi facciamo insieme un passo importante per restituire valore a questo luogo, attribuendogli una identità leggendaria, il nome di Pulici. Il giardino è un luogo di incontro e di confronto fra giovani e anziani”, ha sottolineato il Consigliere Carlo Mattia ricordando come Pulici abbia sempre cercato l’interlocuzione con i giovani, con i tifosi e con le istituzioni di prossimità.
Ancora: “Pulici, oggi sarebbe felice dell’intitolazione di un giardino, un’area verde tra grandi palazzi dove vivono le famiglie che sono l’espressione viva di un popolo, di una comunità, di una città”.
Alla cerimonia, alla quale erano presenti i familiari di Pulici, Tony Malco e X, il Presidente del CONI Lazio Riccardo Viola che si è detto particolarmente felice per questa iniziativa, esponenti della Lazio e molti cittadini, ha portato il saluto del Municipio la Presidente Sabrina Giuseppetti, che ha usato parole molto significative: “Per me oggi è un onore aver approvato nel consiglio del Municipio XIII una Mozione per intitolare un giardino pubblico a Felice Pulici, portiere della Lazio dello scudetto del 73-74 e poi allenatore e dirigente bianco celeste. Pulici ha vissuto nel nostro Municipio, a Casalotti, ed io ricordo quante volte da ragazzina mi capitava di incontrarlo a passeggio per il quartiere o in qualche negozio ed ho memoria altrettanto del rispetto e la discrezione con le quali veniva salutato da chi lo incontrava…quel rispetto che si dà alle persone perbene e con una storia importante. Quindi oggi ringrazio i Consiglieri che hanno voluto dare un riconoscimento simbolico ad un campione del calcio “di una volta”. Da Presidente del Municipio XIII farò in modo che il giardino “Felice Pulici” sia goduto e fruito dai cittadini di Casalotti in particolare dai bambini e chiederemo alle associazioni del territorio se vorranno collaborare con l’amministrazione municipale in una sorta di “adozione”.
Presente anche la Famiglia di Pulici, queste le parole della figlia Michela: “Ci riempie di orgoglio la stima e il rispetto manifestato nei confronti di nostro padre non solo come atleta, ma soprattutto come uomo. Pensare che Roma possa intitolargli un luogo ci rende il cuore pieno di gioia e per questo ringraziamo tutti i promotori dell’iniziativa. In questo Municipio viviamo da più di cinquant’anni e papà nel territorio ha partecipato a iniziative a favore dell’inclusione sociale in diverse scuole sia come atleta sia nelle vesti di Dirigente CONI. Di papà manca la presenza, per noi era punto di riferimento, il suo sorriso rassicurante e la sua capacità di infondere coraggio a tutti”.
Il Consigliere Mattia, che tanto ha tenuto a questa intitolazione, ricorda i passaggi nelle Commissioni ad hoc per raggiungere l’obiettivo odierno: “Ringrazio il presidente del Municipio ed i colleghi per aver trovato sempre il tempo e la collaborazione per rendere questa proposta condivisa e ben strutturata. Roma ricorderà così in modo degno una figura che le ha reso onore e dato lustro per molti anni alla nostra città. Di lui si ricordano l’energia, il dinamismo e la grande passione per le cose buone, che lo portarono negli anni ad ideare, sviluppare e gestire molteplici iniziative, cui riusciva sempre a donare un tocco elegante ed originale”.
Tony Malco tra gli ospiti, simbolo dell’inno della SS LAZIO non poteva mancare alla intitolazione portando un saluto ed un suo ricordo su Pulici: “Ho conosciuto Pulici nel 1973 era il portiere della Lazio ed io andavo al campo di calcio saltando la scuola per vedere i miei idoli e stavo li quasi tutti i giorni della settimana, raccogliendo molti autografi e Pulici ad un certo punto mi disse “ma tu sei un seccatore che ci fai con tutti questi autografi? te li vendi?” Nacque così una simpatia che nel tempo mi ha permesso di frequentare Pulici che nel frattempo era diventato dirigente della Lazio. Ha avuto sempre un occhio di riguardo per me. Il primo giorno che feci sentire l’inno della Lazio, appena scritto, mi trovavo nella sede della Lazio, ricordo ci fosse anche Chinaglia che mi fece i complimenti. Poi 25 anni dopo organizzai una serata al teatro e Pulici, si adoperò portando in teatro tutti i giocatori, tutte le vecchie glorie della Lazio e ci mise il cuore e soprattutto aiuto me che ho dedicato una vita ai bianco celesti, Pulici era un amico ed un uomo pieno di buoni sentimenti”.
Continua Malco: “Aver dedicato la mia carriera artistica alla Lazio nonostante io abbia pubblicato 5 album, l’l’inno della Lazio, con oltre un milione di copie vendute mi ha etichettato. Mi hanno rispettato anche i tifosi della Roma. L’inno mi ha anche tolto tanto per antipatie di chi non è tifoso della Lazio ma lo rifarei. Tante copie vendute mi hanno portato soddisfazione economiche certamente ma non sono felice di aver contribuito ad aver segnato 40 anni di store della mia squadra del cuore”. Sarà un bel dono da fare ai tifosi. Il consigliere Mattia ha chiuso così una mattinata interessante sia umanamente che culturalmente.
E così, un giardino verde, dunque, come un campo di calcio porterà il nome di Felice Mosè Pulici e chissà magari un giorno qualche bambino ignaro dell’importanza del nome a cui è intitolato proprio quel giardino calcerà un pallone rigorosamente bianco celeste.
Antonella Tancredi