Un’intera giornata all’insegna dell’innovazione organizzata da Adecco e Giffoni Innovation Hub alla Milano Digital Week
Successo per Play Your Future, l’evento promosso da Adecco e Giffoni Innovation Hub all’interno della Milano Digital Week: 50 under 30, 200 presenze in Phyd e 2700 persone in collegamento streaming per seguire la diretta. Content creator, studenti universitari e mentor hanno popolato lo Spazio PHYD di via Tortona 31, per discutere di gamification, AI, talent attraction e nuove opportunità e professioni legate alla costante evoluzione del mercato dell’intrattenimento digitale e del mondo del gaming.
Un’intera giornata all’insegna dell’innovazione organizzata da Adecco e da Giffoni Innovation Hub, che è anche partner culturale della Milano Digital Week, suddiviso in due momenti: quello mattutino – dedicato a 50 studenti dell’Università LIUC del corso di laurea DSE – dove i ragazzi si sono impegnati in un hackathon organizzato da Adecco e realizzato in collaborazione con Game2Value per progettare l’esperienza del futuro di ricerca del lavoro nel mondo digitale e disegnare l’evoluzione del curriculum vitae.
Fonte: Giffoni Innovation Hub
Il secondo momento è stato animato dai panel e dalla presentazione dei risultati dell’hackathon. I giovani partecipanti, suddivisi in sei gruppi e supportati dai mentor Adecco, hanno lavorato ad output creativi proponendo e presentando ai partecipanti esperienze di gamification immersive che favoriscono l’engagement lungo tutta la candidate journey, analizzando i trend attuali che portano maggior valore al processo di selezione e i pain point, come il mismatch tra le competenze ricercate dall’azienda e le competenze del candidato.
Una volta spalancate le porte al pubblico e avviata la diretta streaming, ad aprire le danze della sessione pomeridiana sono stati gli interventi di Virginia Stagni, Chief Marketing Officer di The Adecco Group Italia e Luca Ruju, General Manager di Giffoni Innovation Hub.
“È fondamentale lavorare a una contaminazione delle skill e all’incontro tra background diversi, come leva per la definizione di nuovi scenari nel mondo del lavoro e per costruire un percorso professionale adatto a ogni persona, in modo da sviluppare al massimo il proprio potenziale. In un Paese che deve affrontare la sfida dei NEET, l’obiettivo è quello di cambiare la narrativa che riguarda il mondo del lavoro, in particolare per la fascia under 30”, ha dichiarato Virginia Stagni.
“La partecipazione entusiasta del pubblico a “Play Your Future” – ha spiegato Luca Ruju – ha rafforzato la nostra convinzione che il modo più efficace per coinvolgere le nuove generazioni sia permettere loro di essere protagonisti piuttosto che semplici spettatori. Abbiamo lasciato il palco ai giovani, che non solo desiderano essere ascoltati, ma sono anche pronti a proporre e agire”.
Tre i panel che hanno attirato l’attenzione di 2700 collegati online oltre che dei 76 presenti. Il primo, moderato dal divulgatore Luca Raina, sulle tecniche di gamification come attrattrici di talenti per le risorse umane, con Fabio Viola Curatore area gaming Museo Nazionale Cinema di Torino e fondatore collettivo TuoMuseo, Valentina Paternoster People Engagement & Caring Lead presso OpenKnowledge, Gabriele Maggioni Head of Data Science & Research di The Adecco Group Italy e Gianmarco Pinto CEO & Founder di Game2Value.
Il secondo pensato per ragionare sulle nuove opportunità legate al gaming e all’intrattenimento digitale. Protagonisti Cristina Scabbia cantante dei Lacuna Coil e content creator, Jessica “Misshatred” Armanetti Content Creator, Federico Brambilla Co-founder di Exeed e VicePresidente di IIDEA e Cristina Nava Producer Ubisoft Milan.
L’ultimo panel di Play Your Future è stato dedicato all’intelligenza artificiale e all’impatto che l’AI ha e avrà sul lavoro.
A moderare gli interventi è stato Gabriele Giannini, Content Manager di Fortune, che ha dialogato con Fabio Andrea Rossi VP Digital XP & Innovation di The Adecco Group, Antonio Bacile Communication Manager, Francesco Magagnino Generative AI Song ICEG Lead di Accenture.
Jacopo Gasparetti