La speranza è che questo patrimonio, non solo di arte ma anche di emozioni non rimanga un episodio isolato ma possa diventare un appuntamento fisso negli anni
Numeri importanti quelli registrati all’Ibla Meeting Art di Ragusa ideato e organizzato da Amedeo Fusco: 73 artisti tra pittori e scultori, 123 opere esposte, 43 relatori, oltre duemila i visitatori delle mostre e oltre mille i partecipanti agli incontri.
Ma, al di là dei numeri che sanciscono certamente il successo della manifestazione, è stata la qualità delle opere esposte e quella degli eventi organizzati a segnare non solo il successo della manifestazione ma anche lo spirito propositivo che ha accompagnato tutte le giornate. Una riflessione continua sull’arte e sul ruolo che la stessa può avere nel rispetto e nell’emancipazione del genere umano in particolare in momenti come questi segnati da crisi internazionali ed economiche importanti.
Fonte: Nuovo Sud
E laddove la guerra distrugge e distrugge in particolare la bellezza (quella del semplice esistere in quanto uomini, quella delle case, quelle delle opere d’arte e del pensiero e del presente e del futuro di bambini, uomini, donne) il messaggio degli artisti nelle loro varie forme di espressione è quella del recupero dell’armonia, dell’attenzione e del rispetto di tutto ciò che ci circonda.
L’Ibla Meetig Art ha voluto dare spazio anche al ricordo di persone che non ci sono più, commemorando l’attore Roberto Nobile, Franco Battiato, Alberto Sironi (il regista della serie TV “Il Commissario Montalbano”) e Andrea Camilleri che tanto hanno contribuito alla valorizzazione dei luoghi di questa parte della Sicilia, ricca di tesori d’arte e custode di capolavori del Barocco.
E proprio a conclusione della presentazione del suo libro “Nel segno di Andrea Camilleri”, Giuseppe Fabiano ha lanciato la proposta di intitolare dei luoghi di Ragusa a persone (come Camilleri, Sironi, Nobile) che hanno contribuito a farla conoscere nel mondo.
Gande partecipazione di pubblico anche ad altri due momenti che hanno visto come protagonisti lo storico dell’arte Claudio Strinati e il pittore Ennio Calabria: due vere lezioni magistrali sullo stato dell’arte che hanno coinvolto e interessato i presenti. E poi ancora poesia, fotografia, scenografia e cinema, musica e danza e, a conclusione dell’evento, il concerto del tenore Dario Adamo che ha richiamato nell’auditorium San Vincenzo Ferreri anche molti turisti di passaggio nelle piazze vicine.
Un grande successo quindi e una grande soddisfazione per Amedeo Fusco che ha intuito la necessità del popolo dell’arte di riunirsi e offrire a tutti le emozioni che ognuno poteva donare e che, a conclusione dell’evento, ha dichiarato: “E’ stata un’esperienza incredibile, straordinaria. Tre giorni intensi di emozioni, di arte, di vita, di abbracci e di amicizia”.
Fonte: Eco dello Jonio
Ora la speranza è che questo patrimonio, non solo di arte ma anche di emozioni come ha detto Amedeo Fusco, non rimanga un episodio isolato ma possa diventare un appuntamento fisso da ripetere negli anni.
Alberto Siculella