Ancora un grande successo per la seconda edizione perché “sostenere la cultura è cultura”
Si è conclusa con una poesia sulla pace scritta da Amedeo Fusco e recitata tutti insieme dagli artisti, dal pubblico e dai turisti presenti nell’Auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa, la seconda edizione dell’Ibla Meeting Art. Un evento che, come lo scorso anno, ha richiamato nella città iblea artisti da tutta Italia portatori del loro lavoro e delle loro passioni per la pittura, la scultura, la fotografia, la musica, la poesia, la narrativa, il giornalismo, la scenografia, l’editoria, il cinema.
Il motto voluto quest’anno da Amedeo Fusco, ideatore e infaticabile organizzatore dell’evento, è stato “Sostenere la cultura è cultura”. È apparso chiaro dai vari interventi come, in un momento drammatico come quello attuale, caratterizzato da guerre e tensioni a livello locale e mondiale, la riscoperta e la valorizzazione delle espressioni artistiche consenta l’agire di un linguaggio comune capace di far riscoprire il valore della pace, della solidarietà, della ricchezza d’animo e della comprensione in una umanità che, troppo spesso, perde il senso della misura e del rispetto verso l’altro e verso le opere d’arte.
Fonte: Amedeo Fusco
Tra gli ospiti ricordiamo il prof. Francesco Gallo Mazzeo ed il prof. Rosario Sprovieri che hanno affrontato tematiche relative alla storia e alla critica dell’arte contemporanea e moderna, mentre Mario Nanni, già Capo redattore dell’ANSA presentando il suo libro “Parlamento sotterraneo”, ha rivelato aneddoti e accadimenti avvenuti negli anni passati nei corridoi e nelle “stanze” della politica nazionale e non solo.
Fonte: Amedeo Fusco
E a proposito di libri da registrare la presentazione di “Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni” best seller di Arianna Mortelliti, nipote di Andrea Camilleri, del libro di Giuseppe Fabiano e Stefano Sinelli “Del silenzio non si può tacere” che proprio nei giorni dell’Ibla Meeting Art ha ricevuto il “Premio La Ginestra Firenze” per la sezione Saggistica, di Stefania Campo con il suo “Ragusa di carta”, di “Meglio separate” scritto da Gaetano Bono sostituto procuratore a Caltanissetta, di Andrea Guastella e del libro “Lo spettacolo dell’arte contemporanea”.
Fonte: Amedeo Fusco
Spazio anche al cinema e al teatro con Peppe Busacca e con il regista Giorgio Verdelli e naturalmente non potevano mancare la danza con il saggio degli allievi di Progetto Danza di Saveria Tumino e la musica con il coro Enarmonia diretto da Dario Adamo oltre ad uno speciale dedicato a Fabrizio De André curato da Amedeo Mazza.
Da riportare ancora gli interventi di Pippo Di Noto sulla poetica, Ciccio Schembari con il suo libro “Il pensiero adulto”, Arturo Barbante e la sua arte eclettica, Alina Catrinoiu sull’attività editoriale oggi, e del cardiologo Guglielmo Piccione.
Oltre cinquanta gli espositori nel campo della pittura e della scultura che hanno anche affrontato una pregevolissima estemporanea per le vie del borgo di Ibla, cornice splendida dell’arte barocca, scoperta anche grazia ad una visita guidata da Giorgio Flaccavento e conclusasi nella bottega d’arte di Salvatore Massari.
Fonte: Amedeo Fusco
Unica nota critica la mancata presenza degli organismi istituzionali e degli Enti Locali che, ancora una volta, con il loro silenzio e la loro assenza, hanno dimostrato di non saper cogliere l’opportunità che una manifestazione come Ibla Meeting Art rappresenta per il territorio sia per l’impatto culturale che per quello economico.
Appuntamento al prossimo anno dove è stato anticipato che, in occasione del centenario della nascita di Andrea Camilleri, ci sarà uno spazio dedicato al grande scrittore siciliano e ad Alberto Sironi regista della fiction televisiva del Commissario Montalbano che ha visto gran parte delle scene girate proprio nella provincia iblea.
Jacopo Gasparetti