Siamo sicuri che indulgere nella pratica del condono sia una buona idea?
Continua a tenere banco il solito argomento dei condoni. Ci limitiamo a segnalare che questi ultimi avevano rappresentato un problema per lo stesso esecutivo guidato da Mario Draghi. Ci riferiamo alla bocciatura della Corte dei conti del condono fiscale relativo al periodo 2000-2010 che era stato proposto dal suo Governo nel Decreto Sostegni. La crisi economica e i problemi strutturali del paese avevano infatti messo in quella fase in grave difficoltà anche il Governo dei “migliori”.
Nella memoria depositata al Senato, la Corte dei conti aveva ritenuto improprio lo stralcio delle cartelle esattoriali. La prima considerazione riguarda la mancanza di correlazione tra i beneficiari del condono e la crisi: mancava infatti una distinzione tra “soggetti effettivamente colpiti dalla crisi economica e soggetti che non hanno avuto significative ripercussioni o che, addirittura, ne hanno tratto beneficio”.
Fonte: Corriere
Altro cavillo era l’entità del condono: il decreto prevede lo stralcio di cartelle esattoriali inferiori a 5.000 euro, ma consente la cancellazione di diverse cartelle facenti capo ad un unico soggetto per un importo cumulativo superiore a 5.000 euro. Altro punto su cui tuonava la Corte riguardava la struttura del sistema fiscale italiano: l’adozione del provvedimento avrebbe dovuto essere seguita da una “profonda revisione del modello organizzativo e procedimentale fino a quel momento adottato per la riscossione coattiva dei crediti pubblici”.
Il sostanziale e più importante problema evidenziato dalla Corte era l’impotenza dello Stato nella riscossione dei suoi crediti, nonché la mancanza di un convincente collegamento tra il condono e le misure di sostegno alla crisi economica contenute nel decreto. L’ennesimo condono fiscale (il terzo negli ultimi 20 anni) avrebbe avuto secondo la Corte un evidente effetto di “disorientamento e amarezza per coloro che tempestivamente adempiono e ulteriore spinta a sottrarsi al pagamento spontaneo per molti altri”.
Quanto rilevato sul condono fiscale dei tempi del Governo Draghi dovrebbe suggerire un po’ di prudenza a molti attori politici che pensano di continuare a giocare la carta del condono, in queste settimane in modo particolare declinato come condono edilizio, oltre alle solite idee in materia di saldo e stralcio di cartelle esattoriale.
Alberto Fioretti