Cosa ci dobbiamo aspettare e cosa ci attende da questa nuova stagione?

Ho sempre pensato che, l’inizio di un nuovo anno, fosse da fissare non nel canonico primo gennaio, come calendario imporrebbe, ma il primo settembre. Forse per un antico retaggio, legato ai tempi della scuola, alle vacanze estive che una volta, nei tempi della mia infanzia, duravano tre mesi.

A settembre, dopo la attuale, più breve, pausa estiva, si torna più carichi, con la mente sgombra e con nuove idee e prospettive future. Cosa ci dobbiamo aspettare e cosa ci attende da questa nuova stagione?

Sarà sicuramente una stagione intensa e per certi versi complicata. Due sanguinose guerre, tra Russia e Ucraina e tra Israele e Palestina minacciano la stabilità politica e non solo, in Europa e in Medio Oriente.

E proprio in Medio Oriente, in Libano e Paesi limitrofi, si rischia una escalation del conflitto che sarebbe davvero devastante per gli equilibri politico-economici mondiali.

A questo riguardo, sarà molto importante il verdetto delle elezioni di novembre negli Stati Uniti.

La democratica kamala Harris sfiderà il repubblicano Donald Trump in un duello molto incerto del cui esito dipenderanno molte vicende di politica internazionale.

Fonte: CNN

Rimanendo invece, nei confini italici, il governo Meloni, tra alti e bassi, sembra aver trovato una sua quadra, e una stabilità anche nei rapporti con l’Unione Europea. Anche dal punto di vista economico, il nostro Paese sembra reggere il confronto con le più solide democrazie europee e, i tanto temuti ritorni al fascismo, una perdita, di libertà e democrazia, si sono sciolti in questi mesi come neve al Sole.

A prescindere dalle nostre personali idee politiche, c’è da auspicare, per il nostro Paese, che il governo di Giorgia, cammini sempre più speditamente, eliminando il più possibile le esitazioni e qualche inciampo, che hanno costellato questi anni di governo.

Fonte: Governo.it

Infine, parliamo di Roma, attesa nel 2025, da una sfida molto insidiosa e complicata come quella del Giubileo. La città arriva a questo appuntamento molto impreparata: cantieri e lavori ovunque e i soliti problemi, irrisolti da anni. Traffico, assoluta mancanza di trasporto pubblico, metropolitana insufficiente e a singhiozzo, raccolta dei rifiuti, pulizia della città e decoro urbano che lasciano molto a desiderare.

Nell’ultimo anno sono stati aperti molti cantieri e progettati lavori e migliorie per ospitare questo appuntamento, ma come troppo spesso succede, ci si è svegliati tardi. I romani stanno vivendo in una città piena di cantieri e lavori in corso, costretti a complicati slalom nel traffico cittadino.

Fonte: Repubblica Roma

E inoltre, rimane la netta sensazione che molte opere non saranno concluse per l’inizio dell’Anno Santo.

Vedremo tra pochi mesi, come si presenterà la situazione e che impressione lasceremo al mondo cristiano e non, che ci osserva, per ora, limitiamoci a dire, che “Dio ci aiuti!”.

Filippo Gesualdi

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