Ogni donna dovrebbe avere il diritto di vestire come crede e lasciarsi andare a qualche bicchiere in più ma la Terra è abitata anche da omuncoli ed è il caso di rimanere sempre presenti a sé stesse
Hanno fatto molto parlare le parole pronunciate dal giornalista di Rete 4 Andrea Giambruno in merito all’atteggiamento da adottare, da parte delle ragazze, quando decidono di uscire la sera per andarsi a divertire in discoteca o in altri locali.
Giambruno che è anche il compagno del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fatto proprie le tesi del direttore di Libero, Pietro Senaldi, il quale aveva invitato a non perdere mai la lucidità perché le “bestie” sono sempre in agguato.
Nello specifico, il conduttore della trasmissione “Diario del Giorno” e Senaldi suo ospite, stavano ripercorrendo le tristi vicende avvenute a Napoli e Palermo con gli episodi di stupri ad opera di un branco di codardi travestiti da esseri umani. Il presentatore ha definito “lupi” questi appartenenti alla sottospecie umana invitando, però, anche le donne a non perdere mai di vista il limite del divertimento.
In altre parole, se si va a ballare è bene evitare di uscire totalmente sommerse dai fumi dell’alcol o della droga poiché non viviamo in un mondo perfetto. “Il lupo prima o poi lo trovi”, ha detto Giambruno e questa, purtroppo, è una triste verità.
Fonte: Latina24ore.it
In studio, oltre a Senaldi era presente anche la senatrice del PD Cecilia D’Elia, vicepresidente della commissione d’inchiesta sul Femminicidio che ha così replicato: “Proprio non ci riescono a non colpevolizzare le donne. La violenza è sempre un po’ colpa loro. Non uscire da sole, non andare dove è buio, non vestirti in modo provocante. Adesso ce lo spiega anche Giambruno: se non ti ubriachi non ti stuprano. Hai tutto il diritto di ubriacarti ma se eviti di farlo… E niente, alla fine si giudicano le donne e i loro stili di vita. Non è possibile, non è più tollerabile”.
Pur rispettando l’opinione della signora D’Elia sarebbe opportuno ricordare alla senatrice che nessuno sta puntando l’indice contro le donne e che le parole espresse dai due giornalisti sono unicamente di buon senso.
Ogni donna dovrebbe avere il sacrosanto diritto di vestire con abiti anche piacevolmente provocanti e magari lasciarsi andare a qualche bicchiere in più ma poiché la realtà ci dice che la Terra è abitata anche da omuncoli che, forti della loro superiorità muscolare, adottano comportamenti di violenza, forse sarebbe il caso di rimanere sempre presenti a sé stesse, considerando che il divertimento è tale anche senza arrivare agli eccessi.
Appare altresì evidente che tra due donne che decidono di andare ad una festa, se una si bagna le labbra e si diverte senza esagerazioni e l’altra perde totalmente il controllo di sé, quella maggiormente esposta a seri pericoli sarà proprio quest’ultima. Non si tratta di maschilismo o prevaricazione: semplicemente una consapevolezza matura di come divertirsi arginando, per quanto possibile, i pericoli.
Abbiamo avuto tutti vent’anni e siamo stati tutti attratti (ancora adesso) da belle gambe, scollature e capelli sciolti che si muovevano nell’aria al suono di note invitanti al ballo. Tutto ciò non vuol dire sentirsi liberi di dare sfogo ai propri istinti animaleschi.
Come dicevano i Neri per caso nel loro brano “Le ragazze”: “…quando ti sorridono è probabile che sia un sì ma quando si allontanano è no! E tu ci devi stare inutile sperare di recuperare se hanno detto no”.
Non dimentichiamocelo mai!
Stefano Boeris