Il significato religioso della festa del Natale, l’importanza di saper cogliere momenti familiari in cui poter scambiare affetti ce lo siamo dimenticati da tempo
Altro che slitta con renne… qualcuno ha visto Babbo Natale fuggire dal nostro Paese in monopattino elettrico senza casco e giubbotto catarifrangente probabilmente anche sotto l’effetto di due bicchieri di un buon vino rosso!
Chi l’ha visto ha cercato di fermarlo per avere un passaggio non per trattenerlo…
Quando ha imboccato l’autostrada, dove non poteva circolare, ha incrociato automobilisti increduli che hanno preso il cellulare per filmare la scena e che giustamente sono stati subito multati visto la pericolosità del gesto e ciò che può provocare a se stessi ed agli altri!
Poi è scomparso. Non credo tornerà.
Fonte: Il Capoluogo
Il significato della festa del Natale ce lo siamo dimenticati da tempo. Il suo significato religioso, l’importanza di saper cogliere momenti familiari in cui poter scambiare affetti, confrontare idee e progetti di vita con le persone teoricamente più care. Il rapporto nonni- nipoti che si dovrebbe intensificare in questo periodo consentendo dialoghi pieni di insegnamenti e consigli non facili nella quotidianità piena di mille cose affrontate con ritmi frenetici…
Un consumismo intollerabile si è sostituito a tutto. Non si parla, si mangia. Non si parla, si scartano i regali e dopo di nuovo ognuno ad intrattenersi con il proprio smartphone, grandi e piccoli.
Da qualche mese ci dicono che l’intelligenza artificiale ci aiuterà a vivere meglio. Io ne farei volentieri a meno se ci porterà a pensare poco, a non lasciare spazio alla fantasia ed alla creatività.
Non voglio oppormi all’ innovazione tecnologica, voglio semplicemente continuare a trovare soluzioni in me stesso per più tempo possibile senza abusare di un aiuto che sarà necessariamente standardizzato.
Quindi il Natale così non va bene… sforziamoci di recuperarlo, non facciamoci travolgere da nuove abitudini che non c’entrano niente con la tradizione. Qualcuno mi ha raccontato che i genitori la notte della vigilia gli facevano lasciare un bicchiere di latte e due mandarini per rifocillare Babbo Natale quando sarebbe passato per lasciare i regali… belle storie che andrebbero recuperate!
Raimondo Astarita