Sarebbe lunghissimo descrivere la vita di Silvio Berlusconi che, indipendentemente dalle proprie convinzioni politiche, ha cambiato la vita di questa nostra Nazione
Quel giorno arriva per tutti, poveri e ricchi: Silvio Berlusconi è morto. Il Leader di Forza Italia aveva 86 anni ed era ricoverato all’Ospedale San Raffaele di Milano. L’ex Cavaliere, negli ultimi tempi, era stato colto da malori che lo avevano portato ad accertamenti dove, tra apprensioni e bollettini medici, era sempre riuscito a venirne fuori sino al 12 giugno 2023.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Sarebbe lunghissimo descrivere la vita di Silvio Berlusconi che, indipendentemente dalle proprie convinzioni politiche, ha cambiato la vita di questa nostra Nazione. La sua geniale capacità imprenditoriale lo portò a creare una realtà alternativa in ambito televisivo, rompendo quel monopolio della TV di Stato che spadroneggiava dall’avvento del tubo catodico fino agli anni ’80.
Fininvest prima e Mediaset poi è stato (e continua ad essere) un impero in cui il discorso “commerciale” ha rappresentato la linfa per la messa in onda di programmi di ogni genere: culturali, di varietà, musicali ed anche estremamente frivoli.
Fonte: Il Sole 24 Ore
Si è detto tanto sulla figura dell’ex Cavaliere. Sono stati criticati i suoi inizi ed il modo in cui è riuscito a costruire una realtà da far invidia alla RAI. Certamente, partire da zero per arrivare ai risultati che tutti sappiamo, richiedeva delle capacità non comuni e, diciamolo tranquillamente, amicizie importanti che potessero perorare la causa. Erano anni molto diversi quelli in cui le prime sembianze di Fininvest cominciavano a prendere forma; era un’Italia gestita da Politici di altro spessore con criteri differenti da quelli che siamo abituati a vedere oggi.
Una delle innumerevoli critiche che Berlusconi ha ricevuto nel corso della sua lunga e straordinaria vita è stata quella di essere sceso a patti con esponenti politici molto importanti (Craxi in primis) dai quali, presumibilmente, aveva ottenuto l’appoggio per ricevere prestiti dalle banche al fine di dare vita al suo progetto. Vero? Falso? Forse entrambe le cose. Di certo, in quell’Italia dei primi anni ’80 per realizzare qualcosa di importante e duraturo, era necessario scendere a patti con determinate realtà. Lui, a differenza di altri, lo ha fatto ed ha sommato a queste conoscenze il proprio talento imprenditoriale.
Fonte: Il Foglio
È giusto ricordare che, prima di Fininvest, la sua capacità di uomo d’affari era emersa con la realizzazione di interi palazzi grazie alla Edilnord, la società che fondò negli anni ’60 e che vide anche la creazione di Milano 2.
Appartenente ad una famiglia della media borghesia milanese (il padre era Procuratore generale della Banca Rasini) e la madre casalinga, Berlusconi iniziò a svolgere innumerevoli lavori prima di giungere alla Presidenza delle sue società: il più conosciuto fu quello di cantante sulle navi da crociera. Una passione che lo portò a girare il mondo assieme all’amico di sempre Fedele Confalonieri (a cui tantissimi anni dopo affiderà la Presidenza di Mediaset).
Fonte: Wikipedia
Quando decise di entrare nell’ambito della Televisione, il suo carisma e le sue alte aspirazioni, portarono personaggi come Mike Bongiorno, i coniugi Vianello, Corrado e tanti altri a seguirlo facendo un vero e proprio salto nel buio; loro, che avevano ottenuto il successo prima alla radio e poi in televisione nella realtà RAI, decisero (forse anche perché un po’ emarginati) di dare credito a questo giovane imprenditore dalle idee assai chiare.
Fonte: Wikipedia
I primi studi, come lo stesso Berlusconi ha più volte ricordato parlando dei suoi inizi, erano poco più che degli scantinati. Ma attraverso le registrazioni, i volti conosciuti ed una programmazione intelligente della messa in onda dei programmi, centrò il suo obiettivo: la pubblicità. Gli spot portarono ad acquistare i primi “teatri di posa” dove realizzare scenografie, luci e suoni di alto livello. Sempre grazie a Berlusconi, gli anni ’80 videro il fiorire di volti che hanno fatto la storia della televisione: da Paolo Bonolis a Jerry Scotti; da Marco Columbro a Maria De Filippi, passando per Fiorello, Amadeus e tanti altri. E poi le trasmissioni rimaste nel cuore di tutti come Drive in, Bim Bum Bam, Ok il prezzo è giusto, la Corrida, il Karaoke ed i vari telefilm che venivano proiettati nel preserale e che ancora oggi capita di rivedere nei canali “minori” del gruppo Mediaset.
Fonte: Radio Deejay
Fonte: TV Sorrisi e Canzoni
Berlusconi fu anche editore di giornali importanti in ambito televisivo e non solo come ad esempio TV Sorrisi e Canzoni ed Il Giornale. Anche il Calcio vide la sua presenza come Presidente del Milan dal 1986 al 2017 per poi ottenere la Presidenza onoraria ed il Monza nel 2018 che, sotto la sua guida, passò dalla Serie B alla A.
Fonte: Wikipedia
Il 1994 è l’anno della scesa in campo in politica di Silvio Berlusconi ma su questi ultimi trent’anni della sua vita lasciamo la parola ad un autorevole collega del Corriere di Roma, FRANGES, che saprà certamente ricondurci in quei decenni di volti, simboli ed alleanze entrate a far parte della Storia della nostra Nazione.
Vorrei concludere con un piccolo ricordo personale: un giorno mi trovavo davanti a Palazzo Grazioli, la residenza romana scelta da Berlusconi durante l’incarico di Primo Ministro (ed anche successivamente). C’era un piccolo gruppo di persone che, saputo dell’uscita del Presidente, si erano messe, in maniera composta, ad attenderlo per salutarlo. Il Cavaliere uscì a piedi dal portone, con dietro l’auto e le guardie del corpo. Si fermò, allungò le braccia verso tutti noi presenti stringendo le mani, salutando e sorridendo. Fu un momento breve ma intenso che conservo nella mia memoria con piacere e tenerezza.
Stefano Boeris