Cosa può esserci di più spassoso di uno spettacolo dove la risata è garantita dall’apertura alla chiusura del sipario?
Ho già avuto modo di scriverlo ma, come dicevano i saggi latini “repetita iuvant”, staccare un momento la spina dalle afflizioni che, quotidianamente, giornali e TV ci offrono, non può che essere un regalo a noi stessi e alle persone che abbiamo vicino.
E cosa può esserci di più spassoso di uno spettacolo dove la risata è garantita dall’apertura alla chiusura del sipario? È quanto succede andando a vedere “Boeing Boeing”, la spassosissima commedia che vede in scena Matteo Vacca (che firma anche la regia), Marco Fiorini, Claudia Ferri, Ramona Gargano, Elisa Pazi e Martina Zuccarello.
Avere la possibilità di cambiare partner con estrema facilità è certamente uno stile di vita che appaga i desideri più forti del maschio latino, specialmente se le donne in questione sono tre hostess di volo. Ragazze dal fascino sconvolgente che però non sanno nulla una dell’altra.
Tutto sembra andare bene al fortunato Simone (Marco Fiorini) al punto che, quando si presenta in casa il suo vecchio amico Roberto (Matteo Vacca), il “Casanova” non esita a raccontare la sua situazione sentimentale divisa tra Valeria (Ramona Gargano), Federica (Martina Zuccarello) e Rachel (Claudia Ferri) con estrema spavalderia, riducendo ad un nulla le perplessità e i pericoli che, secondo Roberto, possono esserci nel condurre in questo modo “clandestino” ben tre relazioni.
L’unica persona che conosce per filo e per segno la situazione è Olga (Elisa Pazi), la governante ucraina che, suo malgrado, regge il gioco al proprio datore di lavoro.
Ma si sa, dietro un’apparente situazione di perfetta sincronizzazione degli eventi, si nasconde l’imprevisto. Cosa può accadere quando un ritardo o una cancellazione del volo appare come un fulmine a ciel sereno? O quando ognuna delle ragazze sospetta che ci sia una situazione poco chiara che trapela da comportamenti “strani” del proprio uomo?
E ancora, come può uscire da una situazione imbarazzante l’amico caro senza tradire l’amicizia che lo unisce al Don Giovanni in questione?
Sono domande a cui non vogliamo dare una risposta poiché l’unico modo per saperlo è raggiungere il Teatro 7 a Roma, pronto ad accogliere i “passeggeri” fino al 20 febbraio per decollare verso un cielo costellato di risate e applausi.
Stefano Boeris