Economia – Agricoltura – Agroalimentare – Trentino
Grande partecipazione al convegno di Acli Terra a Castel Ivano (Trento) su “Economia e sviluppo rurale”
TAVOLETTA: L’AGRICOLTURA COME MOTORE DI SVILUPPO DELLA MONTAGNA, NECESSARIA UNA MAGGIORE ATTENZIONE DI UE E ISTITUZIONI E UNA NUOVA ALLEANZA TRA AGRICOLTORI E COMUNITA’
Sollecitare l’Europa, tramite il Piano Strategico nazionale della PAC (Politica Agricola Comune) 2023-2027, ad una maggiore attenzione verso la montagna, ma nello stesso tempo mettere in campo tutte le iniziative e gli strumenti necessari per utilizzare al meglio le misure e le risorse destinate allo sviluppo rurale.
Sono alcuni degli obiettivi dell’evento organizzato da Acli Terra a Castel Ivano in Valsugana nella serata di ieri, 27 febbraio 2024.
Di fronte ad un folto pubblico di imprenditori agricoli locali, il Presidente delle Acli Terra trentine, Matteo Trentinaglia, ha rilanciato la necessità di una visione complessiva dei problemi della montagna con una maggiore attenzione, specie da parte del governo nazionale, per le risorse destinate alla aree svantaggiate, alle aree interne e alle terre alte. Richiamando le “proteste dei trattori” di queste settimane, Trantinaglia ha auspicato una politica efficacemente mirata alle zone rurali con dotazioni finanziarie adeguate.
Fonte: Tuscia Times
Sulla necessità di una maggiore attenzione verso lo sviluppo rurale alpino è intervenuto anche il Vicepresidente nazionale di Acli Terra, Flavio Sandri (imprenditore agricolo della Valsugana, già Presidente delle Acli Terra trentine), che ha rilevato lo scarso impegno di ISMEA (Istituto Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare) nei confronti della montagna. Analogamente Ezio Dandrea, (segretario organizzativo di Acli Terra del Trentino e Vicepresidente nazionale del CAA Acli, il Centro di Assistenza Agricola delle Acli), ha rilanciato la necessità di unire il tema della crescita delle imprese locali all’interno di una strategia complessiva di sviluppo dell’economia locale.
L’Assessore provinciale all’Agricoltura, Giulia Zanotelli, ha illustrato gli indirizzi programmatici dell’esecutivo provinciale per il supporto alle aziende agricole impegnate in questo periodo ad affrontare una difficile congiuntura sotto il profilo economico, finanziario e climatico.
Daniele Zaccherini, commercialista ed esperto nel settore agrario, è intervenuto fornendo una serie di utili informazioni relative alle novità economiche e fiscali nel settore, mentre centrale è stata la relazione di Angelo Frascarelli, docente di economia e politica agraria presso l’Università di Perugia (già Vicepresidente della FEM e già Presidente di ISMEA).
Frascarelli si è soffermato su alcuni punti essenziali per creare sviluppo nelle aree rurali ad iniziare dall’individuazione del carattere di distintività che devono assumere sia i prodotti sia i territori intesi questi ultimi come veri e propri sistemi locali. Per il professor Frascarelli, è inoltre necessario tradurre la distintività in un simbolo condiviso del territorio sviluppando parallelamente alcune condizioni di contesto (che formano il cosiddetto capitale territoriale) quali la presenza di imprenditori illuminati, la formazione delle competenze, adeguate infrastrutture e servizi, il rispetto della risorsa ambientale e soprattutto una politica di accompagnamento dei processi di sviluppo.
Fonte: LaVocedelNordEst
Sollecitazioni raccolte nell’intervento finale di Nicola Tavoletta, Presidente nazionale di Acli Terra, che ha parlato dell’evoluzione culturale dei contadini di montagna i quali saranno chiamati ad assumere una visione e una strategia per lo sviluppo unitario delle aree rurali, implementando nuove alleanze con la comunità e una nuova comunicazione nei confronti del consumatore.
L’invito di Tavoletta è rivolto ad una nuova stagione di unità all’interno della categoria degli imprenditori agricoli e di una nuova alleanza con le comunità territoriali per creare azioni virtuose di sviluppo sostenibile sia dal punto di vista ambientale, che economico e sociale.