Il tuo ricordo continuerà a vivere nella memoria di quanti hanno avuto l’onore e il piacere di conoscerti
Con David Sassoli se ne va un giornalista di razza e un gentiluomo di altri tempi. Un professionista che con garbo e gentilezza ha messo tutto sé stesso al servizio del bene comune e dell’Europa. Avendolo conosciuto personalmente posso oggi affermare, senza peccare di piaggeria, che egli era davvero una persona speciale in virtù della grande umiltà che lo ha sempre contraddistinto.
Ricordo ancora quando venne al mio liceo ed ebbi il grande piacere di conoscerlo. Era il 5 marzo 2009 e nella mia scuola si teneva una commemorazione in onore di Piersanti Mattarella, ex alunno del liceo classico e fratello dell’attuale Presidente della Repubblica. In quel frangente io, appena diciassettenne, fui scelto dal preside per leggere in chiesa il discorso di benvenuto per le autorità. Fra queste, oltre al Presidente Mattarella, c’eri anche tu, all’epoca ancora giornalista della RAI, ma in procinto di accettare la candidatura all’Europarlamento per il PD.
Al termine della cerimonia, ci ritrovammo tutti davanti al buffet allestito per l’occasione nell’androne dell’istituto. Lì avvenne il nostro primo incontro e, sempre qui, per la prima volta interloquimmo. Ti chiesi cosa volesse dire per te impegnarsi in politica e cosa consigliavi a un giovane che avesse intenzione di dedicarsi alla cosa pubblica. Tu mi rispondesti che per prepararsi alla politica bisognava studiare tanto e avere tanta passione verso il prossimo, perché la politica è, prima che un lavoro, un’autentica missione. E, senza ombra di dubbio alcuno, per te, che come me siamo debitori del pensiero di don Mazzolari e di La Pira, la politica è stato questo e molto altro.
Una limpida testimonianza di come si possa essere al servizio della comunità, senza al contempo compromettere la propria integrità morale in nome di temporanei privilegi. Spirito di servizio che hai ampiamente dimostrato fin dagli inizi della tua carriera giornalistica, iniziata al Tempo sotto la direzione di Gianni Letta, proseguita con il Giorno prima e il TG1 poi. Qui, dove per anni hai raccontato i fatti della giornata, hai avuto modo di fare apprezzare al pubblico la tua vibrante umanità, portando nelle case degli italiani una ventata di freschezza.
Infine, l’Europa, che hai servito in maniera encomiabile come Presidente del suo Parlamento. In pochi sanno, infatti, che grazie anche alla tua decisione di non sospendere i lavori durante la Pandemia, si è arrivati a vedere l’approvazione del Next Generation EU, il piano di ripresa economica da 800 miliardi che, allo stato attuale, rappresenta la più grande speranza per la rinascita del Vecchio Continente quando l’epidemia sarà passata. Sarà per questo, dunque, che la notizia della tua morte ha lasciato tutti stupiti e affranti. E sempre per questo motivo, per la gratitudine che come italiani ti serbiamo per aver rappresentato al meglio il nostro paese nel mondo, non potevamo accorrere commossi alle esequie di Stato che tu, come pochi altri, hai giustamente meritato.
Per cui, ciao David! Che la terra ti sia lieve ovunque tu sia. Il tuo ricordo continuerà a vivere nella memoria di quanti hanno avuto l’onore e il piacere di conoscerti.
Gianmarco Pucci