L’azione avvenuta ai danni della facciata di Palazzo Madama rappresenta un affronto verso lo Stato che non può restare impunito
Potrebbe essere l’inizio di un motto la cui seconda parte vogliamo lasciarla alla vostra fantasia. Quello a cui il titolo di questo articolo fa riferimento è il vergognoso atto vandalico perpetrato ad opera di alcuni delinquenti che, indossando la maschera degli ecologisti, hanno pensato di imbrattare la facciata di Palazzo Madama ove ha sede il Senato della Repubblica.
Il fatto è avvenuto nella giornata del 2 gennaio alle ore 7.45 quando alcuni giovani, facenti parte del movimento ambientalisti di Ultima Generazione, hanno spruzzato fiumi di vernice sulla facciata di uno dei Palazzi più importanti della Politica della nostra Nazione.
Questo gesto tanto idiota quanto barbaro è stato motivato in una nota del movimento: “Stamattina alle 7:50 il Palazzo del Senato della Repubblica è stato imbrattato di vernice arancione lavabile da alcuni cittadini che aderiscono alle richieste di Ultima Generazione per l’abbandono dei combustibili fossili, che il Governo e la classe politica che lo sostiene continuano a finanziare e incentivare, accelerando il collasso eco-climatico e condannando i loro stessi concittadini a sofferenze e morte”.
I cinque autori del gesto sono rimasti sul posto sino all’intervento dei Carabinieri che li hanno portati in Caserma per l’identificazione. Davanti all’accusa per la gravità del gesto, i “barbari” hanno replicato dicendo che “la vernice con cui è stato imbrattato il Senato era lavabile”.
I lavori per ripulire la facciata sono iniziati immediatamente ed il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha condannato il gesto parlando di “nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le Istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza. Il Senato è stato vigliaccamente scelto perché a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un’area di sicurezza attorno all’edificio”.
Oltre alla Seconda Carica dello Stato, una condanna è giunta anche dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dai Ministri Salvini e Piantedosi.
Dei cinque “Picasso”, tre sono stati arrestati: Laura (26 anni), Davide (23 anni) e Alessandro (21 anni). La donna ha dichiarato che continuerà a compiere azioni di disobbedienza civile.
Ebbene, alla luce di quanto successo è doveroso analizzare alcuni punti.
Per prima cosa, la possibilità di imbrattare, non con uno schizzo, ma con litri di vernice, un Palazzo come quello del Senato. Oggi si parla di “colore” ma avremmo potuto benissimo usare la parola “bomba”. Dall’azione infame di questi codardi all’intervento delle Forze dell’Ordine è trascorso un tempo eccessivamente lungo e ciò, come lo stesso Presidente La Russa ha riconosciuto, perché fino ad oggi non è mai stata realizzata un’area di sicurezza attorno all’edificio. Una mancanza che uno Stato non può permettersi in alcun modo.
Secondo punto: questi attivisti che tanto parlano di “ecologia” sono gli stessi che da mesi decidono di occupare le strade della Capitale (compreso il G.R.A.), impedendo alla cittadinanza di muoversi per andare al lavoro, in ospedale o a qualsiasi altro appuntamento. La motivazione: alzare l’asticella dello scontro, sperando così che l’esasperazione degli automobilisti provochi una o più vittime.
È una manovra subdola che vede sempre l’utilizzo della telecamera a testimonianza dei comportamenti dei cittadini che, giustamente, pretendono di passare. E si sa, i romani “so’ bboni e cari ma quanno ce vò, ce vò”, per usare un’espressione dialettale ma di chiaro contenuto.
L’azione avvenuta ai danni della facciata di Palazzo Madama rappresenta un affronto verso lo Stato che non può restare impunito. Sarebbe stato bello, almeno per chi scrive, assistere ad una pulizia della facciata da parte di questi “geni dell’arte” attraverso l’uso di uno strumento naturale presente nel corpo umano, la lingua. Ma si sa, la Legge prevede altre forme di condanna che ci auguriamo possano essere comunque esemplari.
Cari “ecologisti”, l’Ambiente sta a cuore a tutti ma la parte Sana della Nazione tiene in altrettanta considerazione le Opere che il “Museo Italia” ha al suo interno e Palazzo Madama è una di queste. Non è con azioni di questo genere che riuscirete a raggiungere i vostri obiettivi. La strada che avete intrapreso serve solo a mettere in evidenza la vostra idiozia che è ancora più sconfinata della vostra ignoranza.
Stefano Boeris