Protagonista assoluto ha modificato la nostra vita nei ritmi e nella scelta delle cose da fare

Non si parla d’altro quando ci si incontra, si parla al cellulare, si ascolta un programma alla radio o se ne segue uno in televisione…. il caldo! Ormai protagonista assoluto ha modificato la nostra vita nei ritmi e nella scelta delle cose da fare. Pur non essendo né un virus né una malattia sono sempre di più i mesi in cui siamo condizionati da un ormai costante e vertiginoso aumento delle temperature. Non si va a fare una passeggiata “tanto per farla”. Si fa se e quando è meno caldo. Qualsiasi impegno che si può evitare o rimandare si evita e si rimanda!

L’ansia di fare si è stemperata anche nei più operativi, quelli che non sopportano momenti di buco nel lavoro sono costretti ad allentare i tempi, a diluire appuntamenti ed eventi. Non sono solo gli anziani a subire maggiormente questo stato di cose, anche i più giovani sbuffano e si sentono frenati nelle loro iniziative. Il ristorante senza aria condizionata è ormai un nemico per tutti. Non basta “mettersi fuori” la sera per mangiarsi una pizza. Troppo caldo. Meglio ordinarsela a casa dove non basta più aprire le finestre ed arieggiare anzi è meglio tenerle chiuse. Il grande rifugio per chi si deve proteggere non avendo a casa il condizionatore è il centro commerciale. Famiglie intere passano ormai parte del sabato e domenica all’interno di queste strutture dove tra un caffè, un gelato ed una maglietta in più, riescono a proteggersi per qualche ora.

Fonte: Il Meteo

La scelta dei viaggi estivi è cambiata radicalmente. Un viaggio in Norvegia ha sostituito la solita Grecia dove sono costanti i 40 gradi, quello in Finlandia invece la Turchia che aveva in passato entusiasmato tutti. Chi ha la casa al mare ha passato più tempo in casa che sulla spiaggia.

Ormai proteggersi dai raggi del Sole non è determinante, il problema è un’afa micidiale che non ti fa respirare. Gli anziani sopravvissuti al covid non si aspettavano di doversi difendere così presto da un altro nemico tenace ed inesorabile come l’aumento delle temperature. Chi aveva resistito caparbiamente alle insistenze dei figli di dotarsi di un impianto di condizionamento… oggi è costretto a cedere per continuare ad essere lucido ed almeno dormire la notte. Il problema è che non abbiamo scampo: il caldo dura ormai 24 ore! Chi ha cercato per il terzo anno consecutivo di cavarsela facendo le vacanze/ferie in montagna si è ripreso per la terza volta una fregatura. Trenta gradi costanti che hanno inibito a chiunque di avventurarsi nelle solite passeggiate “rigeneranti”. Nei rifugi in quota è diminuito drasticamente il consumo dell’eccellenza di quei posti “uova, patate e speck” a favore di gelati e frullati energetici.

Quindi che facciamo? Tutto questo sta ridisegnando la nostra vita. Probabilmente le cose più importanti andranno concentrate nei mesi meno caldi. I viaggi di lavoro, il campionato di calcio, le vacanze, magari la nascita di un figlio o la decisione per un investimento importante. E gli altri mesi? Non vi so rispondere. Fa talmente caldo oggi che non mi riesco a concentrare per darvi una risposta adeguata…

Raimondo Astarita

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