L’evoluzione della tecnica ha stravolto in positivo la nostra comunicazione. Però ha anche tolto quel fascino tipico della cartolina

L’ultima generazione, quella dei nati all’inizio del XXI secolo, conosce le cartoline? Ne hanno mai scritta e inviata una i nostri giovani? Eppure, le cartoline, in particolare quella dei primi decenni del ‘900, ci rivelano spesso le più intime ansie o gioie di una generazione, di una civiltà contadina o borghese che sapeva trasmettere i propri sentimenti con parole semplici e umana solidarietà tramite il… servizio Postale nazionale!

Quante madri, quante giovani spose, prendevano, con le mani tremanti per l’emozione, la cartolina che giungeva dal Fronte di guerra, dell’amato figlio o marito!

La cartolina. Unico mezzo popolare per comunicare. Quanti amori si coltivavano con quel “cartoncino”. Quanti baci arrivavano, con tanto pudore, alla donna amata!

Fonte: Mart Rovereto

Sotto il francobollo con l’effigie di Sua Maestà, c’era spesso il messaggio segreto, inconfessabile, all’insaputa dei genitori che ignoravano o fingevano di non sapere… Un po’ di vapore, una goccia di acqua calda ed il francobollo si scollava rivelando quelle due, tre parole “segrete” di intenso amore.

Le cartoline dei nostri avi sono perciò una rappresentazione del costume di non secondaria importanza della vita sociale. Ad esempio, a Roma si comunicava con una cartolina l’arrivo in città da Prima Porta o da Marino o da Frascati! Questo la dice lunga sull’efficienza del Servizio Postale. Timbro postale di partenza e (dopo 24 ore) timbro postale di arrivo. Non è una falsa storiella; è la verità.

Con la cartolina illustrata si manifestava forte il sentimento di amor patrio, il rispetto della nostra Storia, pur nell’allora diffuso analfabetismo del popolo. Privilegiata, in questo senso, la scelta della cartolina con la foto della Famiglia Reale, o con il Re al Fronte, o con la Regina Margherita ingioiellata dal capo ai piedi.

Fonte: AbeBooks

Un’altra cartolina che l’amato sceglieva per la sua amata era quella con l’immagine di una donna spesso sognata e alimentata dal mito della “Divina” Eleonora Duse. La vita “Immaginifica” del Vate D’Annunzio era un traguardo irraggiungibile ma non costava niente sognarla!

Fonte: Arte e Collezionismo

La Pasqua ed il Natale non potevano trascorrere senza l’invio o, meglio, lo scambio di cartoline a parenti o amici. La “Sacra Famiglia”, per il Natale, era un “best seller” grafico. E gli auguri per il Natale non giungevano a…Pasqua!

Non si può non riconoscere, comunque, il gran salto di qualità delle comunicazioni. Ormai il “telefonino” (cosiddetto) lo cercano e lo vogliono anche i più anziani. Cosa regalare alla nonna o al nonno o alla vecchia zia, per gli ottant’anni? Non c’è alcun dubbio: il cellulare! La nonna che sessant’anni fa diceva all’amato: “mandami una cartolina appena arrivi”, oggi dice al pronipote di confermarle l’arrivo a Londra con un “messaggino”.

L’evoluzione della tecnica ha stravolto in positivo la nostra comunicazione. Però dobbiamo anche ammettere che ha tolto quel fascino che aveva la cartolina spesso con la macchia d’inchiostro proprio sui “baci e abbracci”!

Carlo Boeris

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