Una donna dal profilo professionale eccellente, garbata, preparata, bella, un piacere ascoltarla
Il Buongiorno ,per moltissime persone che si svegliano all’alba, è quello di Josephine Alessio, volto del tg del mattino in onda a reti unificate rai.
Una donna dal profilo professionale eccellente, garbata, preparata, bella, un piacere ascoltarla.
Ci piacerebbe conoscerla un po’ meglio e quindi le abbiamo posto diverse domande.
Oggi è tra i volti più noti dell’informazione italiana. Il lavoro di giornalista era ciò che sognava?
Inizialmente no.. anzi al liceo avevo altre ambizioni, volevo diventare un hostess di volo, cosa che mi è riuscita ma abbandonai poco dopo perché mi resi conto che la realtà era ben diversa da ciò che mi aspettavo. Durante il periodo universitario ho avuto modo di affacciami al mondo della TV e del giornalismo e devo ammettere che fu amore a prima vista. Esperienze nate per caso che poi si sono trasformate nella professione attuale. Ricordo ancora il timore dei miei genitori che mi ripetevano sempre: “è un mondo difficile, impermeabile”; tutti cercavano di dissuadermi ma sono un ‘ariete’, amo le sfide, perciò mi incamminai verso questa strada impervia (almeno per me lo è stato)…da lì cominciò una lunga ed estenuante gavetta fatta di studio, preparazione, resilienza, determinazione, forza di volontà, dedizione e tanta passione per il mio lavoro. Nonostante le “porte in faccia” non mi sono mai arresa, ho continuato imperterrita a cercare l’occasione giusta e con il tempo arrivò. La fortuna aiuta gli audaci.
Anni fa seguivo alcuni suoi programmi “Altrevoci, diritti negati” e lo “Sportello dei diritti”. Lei è stata pioniera nel portare alla luce le emozioni delle persone e le situazioni sociali di alcune categorie fragili e in difficoltà. Fu un grande successo…
Ha ragione, sono stata un’antesignana in tal senso…forse un po’ il carattere, i valori che mi hanno trasmesso i genitori, gli insegnamenti di suor Graziella (la mia mentore nel college dove sono cresciuta), mi hanno portata verso la difesa dei diritti umani e la tutela dei più deboli. Quando iniziai ad occuparmene tanti anni fa, nessuno ne voleva parlare, anzi mi dicevano che affrontare le “sfighe della vita” non mi avrebbe portata da nessuna parte e che di conseguenza non avrei fatto carriera. Come sempre feci di testa mia e chiesi al direttore un po’ di fiducia, sottolineando quanto fosse importante per il servizio pubblico dedicare del tempo alle persone più fragili. In quel caso fui fortunata perché era un uomo sensibile a queste tematiche. Non fu semplice ma credevo talmente tanto in ciò che facevo che nulla mi impedì di continuare, diventando poi un punto di riferimento per il terzo settore. Sapevano che io c’ero e il mio lavoro era soltanto un tramite per mettere in luce l’altra faccia della medaglia di questa meravigliosa vita, fatta anche di sofferenza, dolore, solitudine.. Era il mio modo di stare vicino alle persone in difficoltà. Continuai ad affrontare questi argomenti anche a RaiNews, non cavalcando i fatti di cronaca ma tenendo sempre acceso un faro sulle varie problematiche dell’esistenza, anche quelle che la società non vuole vedere perché scomode, costringono a riflettere, a prendere posizioni e soprattutto perché bisogna trovare delle soluzioni.
Poi cosa è successo, perché ha smesso e perché non ripete quell’esperienza?
A Rainews ci furono dei cambiamenti e si decise di dare spazio solo alle news e ai tg togliendo dal palinsesto tutte le rubriche e da quel momento sono entrata nella cosiddetta newsroom, il polmone delle notizie, dove si intrecciano tutte le notizie dall’Italia e dal mondo. E’ un lavoro affascinante, totalmente diverso ma complementare. Comunque per rispondere alla sua domanda, le dico che se avessi le condizioni, ripeterei l’esperienza.
Condurrebbe un programma?
Certo, mi piacerebbe far conoscere la mia personalità, avere un rapporto più diretto con il pubblico, cosa che il tg non consente ovviamente. Potrei mettere a frutto tante idee ed esperienze accumulate negli anni ma come si sa nulla è facile ma niente è impossibile…
Con il suo tg, lei va in onda prestissimo la mattina, un orario sicuramente non popolare, ma è molto seguita anche sui social, come se lo spiega?
Vero, il tg che conduco a reti unificate su rai uno, rai tre e rainews in effetti va in onda molto presto dalle 5 alle 6 am, un orario impraticabile per la maggior parte delle persone. E comunque sul fatto che io sia seguita, non le so dare una risposta precisa ma posso inoltrarle il pensiero di chi mi segue con affetto. Dicono che apprezzano il mio modo di condurre il tg, i contenuti sui social (instagram e la pagina ufficiale fb) e come mi pongo nei loro confronti con rispetto, educazione e gentilezza, atteggiamenti che ormai sembrano desueti. Si è creato insomma un rapporto di fiducia con il pubblico, basato su una comunicazione schietta, peer to peer. Li sento vicini anche quando le cose non vanno per il verso giusto. Come dico sempre io: “sono la mia forza” e non è una frase di circostanza. Perciò credo sia un mix di tutto ciò. Ad maiora semper!
Ringraziamo Josephine per averci dedicato parte del suo tempo ed averci concesso questa intervista. Buon lavoro e…in bocca al lupo!
Antonella Tancredi