La politica ha vissuto l’ennesima tornata elettorale e ci domandiamo quando si potrà creare un election day per le politiche, per le amministrative e per le europee
Sono ore difficili per il nostro Paese. Un’altra alluvione ha devastato il centro Italia e, in particolare, l’Emilia-Romagna, lasciando un seguito di vittime e di sfollati. Dopo ogni disastro segue sempre una varietà di commenti che indicano l’uomo e il suo disordinato sviluppo, come l’artefice di questi disastri, disastri che ormai scandiscono anno dopo anno, il progressivo peggioramento dello Stato climatico e ambientale.
Credo che non sia più rinviabile l’attuazione di una politica diversa e più attenta al clima, servono provvedimenti veramente incisivi, pena una crisi irreversibile del nostro sistema idrogeologico. E ci auguriamo che si faccia sul serio.
La politica ha vissuto l’ennesima tornata elettorale e ci domandiamo quando si potrà creare un election day per le politiche, per le amministrative e per le europee. Il nostro sistema è sempre in fibrillazione a causa delle continue elezioni e, all’interno della maggioranza come nella opposizione, le tensioni sono sempre dietro l’angolo a causa di continue polemiche tese solo a logorare i campi avversi e i campi amici.
Fonte: Quotidiano Piemontese
È noto a tutti quanto questo sistema elettorale sia inadeguato per governare l’Italia. Crea litigiosità e non consente una politica coesa utile per avere stabilità e tempo per realizzare un programma, sono le coalizioni, il vero problema per una governabilità autentica.
In questo quadro la Premier Giorgia Meloni sta guadagnando sul campo i gradi della protagonista, specialmente in politica estera. Il suo credito e la sua reputazione in campo internazionale crescono a vista d’occhio e il suo consenso cresce sempre più. Ha subito preso le misure e ha tenuto con fermezza la barra dritta nel tenere la politica delle alleanze, senza alcun cedimento alle sirene che, senza ammetterlo, guardano con simpatia la dittatura putiniani e vorrebbero prendere in qualche modo le distanze dagli americani.
L’alleanza atlantica, invece, non si discute, così come non si discute l’alleanza e gli aiuti all’Ucraina.
Più frastagliata la situazione interna.
Credo che il vero problema che la Meloni dovrebbe prendere a cuore sia la capacità di spesa dei cittadini. Il ritornello è noto da anni, ma in pochi hanno fatto qualcosa. Solo parole.
La Meloni deve mettere denaro nella tasca degli italiani, per dare ai più giovani qualche prospettiva concreta e alle famiglie un leggero benessere in più. Altro che immigrati, altro che tutti i diversivi che si mettono in atto per distrarre le persone sul fatto che stanno diventando poveri anche gli occupati. Questo tema lo abbiamo sviscerato tante volte ma tutti i governi, anche quelli di sinistra, non hanno fatto nulla.
Fonte: Gente d’Italia
I cialtroni dei 5S si sono spinti a dire che la povertà era finita e si dovrebbero vergognare. Anche loro sono sprofondati nell’agio e nei privilegi e tutto è diventato un teatro, dei veri cialtroni.
Il PD, con la segreteria Schlein guadagna a sinistra e prende i massimalisti, quelli con vocazione minoritaria ma perde i moderati e i riformisti, imboccando una strada pericolosa che sta portando il partito verso una strada incompatibile con il governo del Paese.
La Meloni credo debba veramente incidere in modo visibile sulle buste paga. Gli italiani non ce la fanno più e se tra un po’ non arrivano segnali concreti, potrebbe flettere il suo consenso, anche se al di là delle appartenenze, bisogna ammettere che Giorgia Meloni sta facendo miracoli, considerata la compagine di governo in taluni casi, poco brillante. Se si considera che un governo dovrebbe durare per una legislatura credo che là Premier dovrebbe raccontare ai cittadini cosa vuole fare e quando.
Un bel cronoprogramma da verificare insieme agli elettori, la comunicazione convulsa e chiassosa come di questi tempi non fa capire niente. Attenzione a perdere la fiducia e la pazienza.
Una piccola nota di costume. Le nomine Rai. Dopo anni di occupazione di tutti gli spazi dell’informazione televisiva da parte della sinistra, i giornalini e gli opinionisti parlano di attentato al pluralismo. Viene da dargli degli sfacciati, considerato che hanno occupato anche le portinerie della Rai i democratici di sinistra. Non dobbiamo cadere in questa trappola, per loro è troppo facile. Gli spettatori sono abituati ai volti inamovibili da troppi anni è quasi ci si può cascare in questa storiella. Un qualche inserimento di altri filoni culturali farà bene a tutti, con buona pace dei soliti occupanti della tv di Stato.
Tra 10 giorni i ballottaggi e vedremo che succede, con un sistema elettorale che di solito premia la sinistra. Avete notizie di Calenda?
FRANGES