In un tempo così difficile come quello che stiamo vivendo, trascorrere una serata con amici a Teatro può essere, certamente, un ottimo rimedio per allontanare la depressione
In un tempo così difficile come quello che stiamo vivendo, trascorrere una serata con amici a Teatro può essere, certamente, un ottimo rimedio per allontanare la depressione che puntualmente bussa alla nostra porta, ogni qual volta sentiamo o leggiamo le notizie che tg e giornali riportano.
Se poi lo spettacolo che si decide di andare a vedere ti porta a ridere dall’inizio alla fine, allora puoi veramente dire che ancora c’è posto per l’ottimismo e la spensieratezza.
È esattamente quanto accaduto durante la rappresentazione al Teatro 7 Off di “Restiamo amici lo dici a tua sorella”, con la regia di Sergio Zecca e quattro eccezionali interpreti: Giancarlo Porcari, Tiko Rossi Vairo, Alessandro Frittella ed Antonio Stregapede.
Cosa può capitare a degli amici/colleghi che operano nel campo della scrittura (nello specifico di Gialli), quando il tempo per scrivere un nuovo libro è pochissimo e l’abbandono delle rispettive compagne appare come un fulmine a ciel sereno nelle loro vite? Questo l’interrogativo da cui trae origine tutta la storia. Pressioni, dubbi, tentavi maldestri di sostenere moralmente l’amico depresso e tradimenti sono elementi uniti da battute assai divertenti che portano lo spettatore a non perdere mai l’attenzione nel corso delle due ore di spettacolo ma anzi, a voler capire cosa succederà nella scena successiva.
E ciò, unito alla maestria degli attori presenti sul palco che riescono a trasmettere divertimento e passione, è probabilmente il successo di “Restiamo insieme lo dici a tua sorella”che viene portato nei vari teatri d’Italia da oltre trent’anni.
Non vogliamo, ovviamente, svelare nulla di quanto accade in quella casa di Ovindoli o nell’ufficio della Casa Editrice per non togliere il gusto, a chi ancora non lo avesse visto di andare fino al 16 gennaio al Teatro 7 Off o, prossimamente, quando verrà nuovamente messo in cartellone.
Stefano Boeris