Ritorna in auge la questione immigrazione. Che cosa comporta?
“Un’invasione pianificata e voluta” così qualche anno fa la Meloni congedava la questione migratoria definendola, insieme a Salvini, una sostituzione etnica in piena regola. Quella della grande sostituzione rimane ancora oggi una teoria popolarissima negli ambiti dell’estrema destra che, più o meno apertamente, viene tirata in ballo al verificarsi di eventi come quelli a cui assistiamo negli ultimi giorni.
È proprio questo il sottotesto culturale che si cela dietro a determiniate scelte e dichiarazioni dell’attuale esecutivo.
Quello della difesa dei confini è da sempre uno dei temi a cui si affida un’importanza capitale negli ambienti sovranisti, soprattutto in campagna elettorale, durante la quale ricopre un ruolo fondamentale per argomentare a favore della presunta sofferenza dei cittadini italiani minacciati dagli immigrati.
Si potrebbero citare svariati esempi, primi fra tutti la concessione di case popolari o di posizioni lavorative, le quali risulterebbero sottratte ingiustamente agli “autoctoni”; per non parlare della crisi demografica a cui i “poteri forti” risponderebbero con orde di migranti pronti a prendere il posto dei “nostri figli”.
Tornando ai recenti avvenimenti riguardanti le navi ONG attraccate sulle nostre coste è chiaro che ci si trovi in presenza dell’ennesima dimostrazione di forza, nei confronti degli elettori più che dell’Europa.
E si perché di certo le attuali manovre, oltre che rasentare i limiti dell’illegalità (la stessa per cui l’ex ministro dell’interno Salvini rischia una condanna, in riferimento al caso “Open Arms”), non avranno l’effetto sperato sui meccanismi di ripartizione dei “carichi” di migranti tra i diversi paesi europei, come già dimostrato dal governo gialloverde tre anni fa.
Sempre nel campo della vuota retorica compare l’eterno dilemma degli Hotspot sul suolo africano, attualmente irrealizzabili per via della situazione politica instabile dei nostri vicini oltremare.
Nel frattempo, i migranti sono tutti sbarcati sul suolo italiano, insieme agli altri 9000 dall’insediamento dell’attuale governo. Alla faccia del blocco navale!
Alberto Fioretti