Auguriamoci che la stazione di Vigna Clara, tirata a lustro per l’occasione, non si trasformi come quella di Valle Aurelia che vede più scritte atte ad imbrattare muri che passaggi di treni al suo interno
13.06.2022 una data “storica” per le Ferrovie dello Stato e per gli abitanti di Roma Nord e Roma Ovest: riapre, dopo ben trentadue anni di chiusura ed abbandono, la Stazione di Vigna Clara che collegherà la parte nord con quella ovest della città. La tratta Valle Aurelia-Vigna Clara ha visto il primo treno alle ore 7:42 che, dopo il fischio della capotreno, ha mosso la propria mole in direzione nord.
Sullo sfondo tanti curiosi, rappresentanti delle istituzioni, cittadini e pendolari che, tra commozione, incredulità e fine di un incubo, hanno salutato la storica riapertura della stazione di Vigna Clara.
La stazione, per l’occasione è stata ripristinata come quando era stata costruita: mura bianche e tirata a lucido per l’occasione con addetti alle pulizie al lavoro già delle prime luci dell’alba. Fuori dalla stazione alcuni passanti, incuriositi, ad osservare la riapertura della stazione.
L’attivazione della ex linea fantasma rappresenta un punto di svolta fondamentale per i quartieri in termini di viabilità; certo è che le corse andranno potenziate. Al momento si parla di un treno ogni 100 minuti! Per il futuro ci si aspetta un aumento dei treni.
Al momento della partenza del primo treno, come sempre avviene in questi casi, erano presenti autorità, tra cui il Presidente del XV Municipio Daniele Torquati. “Quella di oggi – ha detto il Presidente – per il nostro Municipio, ma anche per tutta la città, è una giornata storica: un sogno che si realizza, oltre che un traguardo finalmente raggiunto una vicenda lunga che ci ha visto a lavoro dal 2015 quando, nel corso della vecchia consiliatura, ci ritenevano dei folli per aver avuto l’idea di riprendere in mano il progetto della stazione fantasma. Lo stesso periodo in cui abbiamo con forza fatto finanziare e avviare i lavori, per poi completarli. Un percorso lungo e complicato ma chi ci ha visto sempre, sia in maggioranza che in opposizione, schierati a favore dell’apertura. Un lavoro congiunto tra amministrazioni, per cui ringrazio gli assessorati alla mobilità e al trasporto di Roma Capitale e Regione Lazio, che hanno permesso dopo anni e tanti sforzi di arrivare fin qui. Ora ci attende un’altra sfida: i prossimi anni saranno quelli decisivi per il raddoppio del binario e la chiusura definitiva dell’anello ferroviario, progetto già presente nel programma comunale e municipale e obiettivo da raggiungere per migliorare la mobilità non solo dei cittadini del nostro territorio ma anche del resto della città”.
Marco Marchese, direttore investimenti area centro di Rfi ha aggiunto: “Noi lavoriamo da parecchio tempo su questa linea; negli ultimi mesi si sono concluse quelle che sono le verifiche tecniche ed è stata fatta anche la prova di evacuazione dei vigili del fuoco. A quel punto abbiamo avuto tutte le approvazioni per poter aprire la linea”.
Ma l’apertura della stazione spinge alla risoluzione di alcuni problemi legati al quartiere che ora appaiono ancora più urgenti da risolvere. Su tutti la questione dei parcheggi uniti alla questione del mercato di piazza Diodati. Per il presidente Torquati serve “un ulteriore passo per arrivare finalmente al completamento della riqualificazione dell’area. Un progetto complessivo più ampio che necessariamente richiede un piano a breve, medio e lungo termine di Rfi. Primo tra tutti il parcheggio di via Monterosi, un progetto proposto da noi nel 2017, ripreso nel consiglio straordinario di fine febbraio, ma che potrà essere realizzato solo il prossimo anno. Per questo, nella stessa occasione, abbiamo chiesto a RFI la possibilità di realizzazione dei parcheggi a spina su Via Monterosi a carico del municipio, considerare la copertura del tratto mancante dei binari per riunire i due quartieri di via Tuscia e via Monterosi e l’apertura di un varco di accesso alla stazione di Vigna Clara alla fine di via Monterosi per agevolare l’accesso dell’utenza dal futuro parcheggio”.
Auguriamoci, dunque, che quanto avvenuto oggi possa avere una durata nel tempo e che la stazione di Vigna Clara, tirata a lustro per l’occasione, non si trasformi come quella di Valle Aurelia che vede più scritte atte ad imbrattare muri che passaggi di treni al suo interno.
Stefano Boeris