La pista è stata progettata sul vecchio tracciato della ferrovia Roma-Viterbo
Erano anni che se ne parlava ed erano decenni che quel progetto sembrava destinato a rimanere solo un’idea. Ma se è vero che la speranza è l’ultima a morire, in quest’anno giubilare, che ha come centro del suo essere tale sostantivo, quel sogno è diventato realtà. Parliamo dell’apertura della pista ciclabile e pedonale Monte Ciocci – San Pietro aperta pochi giorni prima della Santa Pasqua.
Un altro cantiere legato al Giubileo. La pista è stata progettata sul vecchio tracciato della ferrovia Roma-Viterbo e la sua particolarità consiste nel passare sia sopra il ponte ad archi che segna il confine tra Via Angelo Emo e via Baldo degli Ubaldi, sia all’interno della galleria che passa sotto il complesso religioso ‘Bonus Pastor’.

Una volta giunti su via Aurelia, si effettua l’attraversamento della stessa per immettersi su via Nicolò V e da lì, dritti verso la Stazione San Pietro con attraversamento dei binari che uniscono i due Stati e percorso sul ponte conosciuto come la ‘Passeggiata del Gelsomino’.
Rimanendo in ambito ferroviario, anche la stazione Valle Aurelia ha visto una congiunzione col vecchio ponte così da permettere a coloro che scendono dal treno con la bici di poter passare sul tracciato ciclabile in modo diretto, senza troppi giri inutili.
Fin qui tutto bene, anche perché stiamo parlando di una nuova opera che, come tutte le realtà appena inaugurate, appare perfetta, pulita e senza alcun tipo di problema. Ma… “stamo a Roma” e, purtroppo, ‘passata la festa, gabbato lo Santo’, recitava un antico proverbio; ciò che oggi appare valido ed efficiente dovrà essere controllato e curato perché il pericolo che tutto venga abbandonato e mandato in rovina è praticamente una certezza in questa città.
Sono tantissimi gli esempi che si potrebbero fare, a cominciare proprio dal parco giochi di Monte Ciocci che, poco dopo la sua apertura, è stato lasciato incolto e in mano al degrado. Solo adesso, dopo anni, sono stati rifatti i lavori per renderlo nuovamente fruibile alla popolazione.
Auguriamoci che anche in questo caso non si ripeta la stessa musica, specialmente per quanto riguarda il passaggio in galleria; occorrono sì telecamere (già piazzate) ma anche una presenza fisica che, in loco, possa controllare la zona affinché non si trasformi in un condominio di sbandati e scippatori.

Ci permettiamo anche di suggerire un piazzamento in più parti di cestini per l’immondizia ed una maggiore visibilità per bici, macchine e pedoni tra le vie Aurelia e Nicolò V.
Per il momento, buona pedalata e buon cammino a tutti!
Stefano Boeris