Un nome che rappresenta una rivelazione della letteratura italiana

Che bambino eri da piccolo e che rapporto avevi con la letteratura?

Un bambino molto curioso e fantasioso, ho sempre avuto una fervida immaginazione. Da piccolo mio padre mi obbligava a leggere, soprattutto nei mesi estivi e crescendo, nonostante i miei studi scientifici, ho sempre avuta una propensione per le materie umanistiche come la letteratura, l’arte e la filosofia. 

Quando è nata l’esigenza di scrivere qualcosa di tuo?

Durante il lockdown! Improvvisamente tutto quel tempo libero ha fatto venire a galla qualcosa che evidentemente stava lì in attesa da molto tempo. Ho iniziato a scrivere testi e comporre musica con un amico e da allora ho scoperto la passione per la scrittura.  

E’ appena stato pubblicato il tuo primo libro “La decima piega” edito Bolla Rossa, fantasy dedicato alle donne. Cosa vuoi raccontare attraverso il testo?

Ho voluto raccontare una versione inedita della mia città: Roma, che amo tantissimo. Di notte la città si tinge di mistero e anche un po’ di magia. È da queste atmosfere “esoteriche” che ho preso ispirazione per parlare di trasformazione, di cambiamento, di ciò che permette di migliorarci, di diventare la versione migliore di noi stessi. Come Valeria, la protagonista, una donna insicura, piena di paure, dipendente emotivamente dalle proprie relazioni affettive, che alla fine scopre il proprio coraggio riuscendo a salvare non solo se stessa ma l’intera umanità! 

Fonte: M.D.

Quali sono i punti chiave del tuo racconto e i punti di riflessione per il lettore?

Sicuramente le protagoniste: tre donne diverse tra loro ma unite dalla voglia di aiutarsi, di fare squadra. Anche l’ambientazione gioca il suo ruolo, essendo descritti vari luoghi della capitale visti però sotto una nuova veste: una Roma misteriosa in un futuro non troppo lontano da noi, in cui l’intero pianeta e’ stato distrutto dalle guerre e dall’inquinamento. Vi e’ la storia d’amore tra Vania e Noha, ostacolato dall’omofobia familiare e infine l’ironia che caratterizza tutto il racconto. 

In cantiere altri due libri. Cosa dobbiamo aspettarci?

Sì sto lavorando alla prossima pubblicazione, un giallo che ha come protagonista un giovane psicologo e sto per terminare il terzo romanzo in cui tornerò a parlare di donne. 

Per tanti critici sei un vero talento. Pensi che la scrittura possa diventare il tuo futuro?

Magari! Più che altro me lo auguro perché scrivere mi fa stare bene, mi rende felice! 

Come ti rivedi fra dieci anni, cosa ti aspetti dal futuro?

Spero di avere ancora la voglia di scrivere e creare storie e soprattutto che siano in tanti a leggerle! 

Fonte:  M.D.

Marianna Dima

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