Al Chiostro del Bramante la mostra dedicata ai fiori nell’arte
Negli incantevoli spazi del Chiostro del Bramante sarà visitabile fino al 14 settembre la più grande mostra italiana mai dedicata ai fiori nella storia dell’arte, in tutte le loro declinazioni. A cura di Franziska Stöhr e Roger Diederen, ed in collaborazione con Suzanne Landau e la Kunsthalle München, si celebrano la bellezza, le forme, i colori della natura attraverso un percorso tra arte, scienza e tecnologia dal Rinascimento ai nostri giorni.
Un viaggio attraverso cinque secoli di arte, dal XVI secolo al XXI, tra storia, cultura e innovazione, con più di 90 opere provenienti da dieci Paesi diversi. Dal Louvre, il Musée d’Orsay, il Petit Palais ed il Musée des Arts Décoratifs di Parigi, ai Royal Botanic Gardens di Kew, Londra, dal Badisches Landesmuseum di Karlsruhe all‘Israel Museum di Gerusalemme. Ci sono poi le opere provenienti dalla Galleria Borghese, dalla Biblioteca Casanatense e dal Museo Civico di Zoologia di Roma. Opere storiche e contemporanee: dipinti, sculture, arazzi, manoscritti antichi accanto ad installazioni ‘site specific’, realizzate con l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata, in un’armonia di colori e di bellezza.
Protagonisti di un percorso visivo ed emozionale, i fiori sono veri e finti, piccolissimi ed enormi, dipinti, disegnati, scolpiti, di qualsiasi materiale, dalla plastica alla cera. All’esterno del Chiostro sembra di essere nel paradiso terrestre con l’installazione Fallen Fruit di Austin Young, con enormi fiori variopinti sulle tende e sul pavimento, per poi entrare nelle sale e scoprire i quadri di Jan Brueghel il Vecchio e di Girolamo Pini, le rappresentazioni delicate di Edward Burne-Jones e William Morris. E poi la statua dell’Imperatore Adriano in cera, realizzata con un vero alveare di api da Rami Taref, Tomas Libertiny e Dudi Mevorah. Ci sono poi le sculture contemporanee di Ai Weiwei e Kapwani Kiwanga, che pongono l’accento sui problemi ambientali e le sfide sociali utilizzando i fiori come simbolo di forza e di rinascita. Un’enorme galleria di fiori secchi intrecciati tra loro con fili di rame è invece l’installazione Raw Galyx, di Rebecca Louise Law, seguita da Meadow, i tecnologici lampadari di fiori dello Studio Drift e moltissime altre ancora.

Rebecca Louise Law, Raw Galyx – Fonte: Laura Spadella

Studio Drift, Meadow – Fonte: Laura Spadella
Accompagnati nelle sale da un podcast interpretato dall’attore Alessandro Preziosi, i visitatori possono immergersi nel percorso olfattivo e nella passeggiata botanica, due esperienze sensoriali che offrono al pubblico la possibilità di respirare i profumi delle essenze floreali ed esplorare allo stesso tempo la biodiversità. La mostra, infatti, si occupa anche di temi importanti quali quelli legati alla sostenibilità e ai cambiamenti climatici, promuovendo la sensibilizzazione ai problemi ambientali e ai rischi per il pianeta con attività e laboratori didattici per i giovani studenti in particolare. La passeggiata botanica è stata realizzata da Coldiretti all’interno del Chiostro del Bramante, tra fiori, arbusti, ed alberi, tutti italiani, per valorizzare la tradizione florovivaistica del nostro Paese, e pensando alla sostenibilità e all’importanza del verde urbano nelle nostre città.
Il percorso olfattivo è stato invece ideato da Campomarzio 70, che ha scelto i quattro fiori nobili che si usano per la creazione delle essenze: rosa, gelsomino, arancio e tuberosa, che possono essere apprezzati ciascuno in una sala diversa, attraverso colonnine con diffusori a doppia altezza, per permettere anche ai più piccoli di vivere l’esperienza sensoriale. Nell’ultima sala del percorso si possono infine inspirare le note fiorite di Flowers by Campomarzio 70.

Fallen Fruit, Austin Young – Fonte: Laura Spadella
La mostra, oltre a proporre una notevole raccolta di opere, si pone l’obiettivo di sensibilizzare alle tematiche urgenti come i problemi ambientali, i cambiamenti climatici, la perdita della biodiversità, affermandosi come un progetto di sostenibilità, portando avanti un messaggio non solo di bellezza, di arte e di cultura, ma anche di rispetto per l’ambiente, di cura del territorio, di amore per la natura, esortando tutti ad una riflessione su cosa si può e si deve fare per non impattare sull’ambiente e avere maggiore cura del mondo che ci circonda.
I fiori, simbolo universale di bellezza e amore, sono stati rappresentati nella storia dell’arte in ogni loro forma e colore. Espressione di qualcosa che nasce in un bocciolo o che finisce in una natura morta, sono sempre stati al centro delle opere più celebri. Ideale di armonia ed eleganza, di purezza e di perfezione, celebrazione della natura e capaci di esprimere sentimenti, spiritualità, conflitti. Un linguaggio che non ha tempo, e che attraverso i secoli non è mai cambiato, pur manifestandosi in mille forme e colori diversi, potente espressione di sentimenti, emozioni, sensazioni che l’arte ha sempre nobilitato, e che continua ad esaltare, interpretando la bellezza e il significato di queste meraviglie della natura in un viaggio tra passato e presente.
Laura Spadella