*ACLI Terra in prima linea per il controllo delle specie aliene nel Mediterraneo*
*Una delegazione parteciperà al summit internazionale di Atene*
ACLI Terra continua l’impegno per equilibrare la diffusione delle specie aliene nel Mediterraneo, un fenomeno in rapida crescita a causa dei cambiamenti climatici. L’Associazione Nazionale professionale agricola parteciperà con una delegazione di esperti al *summit internazionale organizzato da Eco Elafonisos ad Atene il 13 e 14 marzo*, sul pericolo rappresentato dal Lion Fish e altre specie invasive.
In occasione del summit, Acli Terra porterà all’attenzione della comunità scientifica internazionale la notizia di un nuovo avvistamento allarmante: la *Triglia del Mar Rosso* (Upeneus moluccensis) è stata pescata per la prima volta in Sicilia, a Lampedusa. Questo evento, che segue un precedente avvistamento in Tunisia nel 2016, segna un’ulteriore espansione di questa specie aliena nel Mediterraneo occidentale.

Fonte: TusciaTimes.eu
“I pescatori di Lampedusa hanno consegnato l’esemplare all’Ispra di Palermo, dimostrando ancora una volta la loro sensibilità ambientale e la loro collaborazione con le istituzioni”, ha dichiarato *Giuseppe Peralta, Vice Presidente Nazionale e Presidente regionale della Sicilia di ACLI TERRA*. “È fondamentale – ha aggiunto Peralta – sostenere i pescatori siciliani, veri custodi del nostro mare, con strumenti di welfare adeguati per incentivare i giovani a intraprendere questa professione”.
*Il Presidente Nazionale di ACLI Terra Nicola Tavoletta*, ha ribadito l’importanza dell’impegno politico e scientifico nella gestione delle specie aliene: “Dobbiamo agire tempestivamente – ha sottolineato – per garantire l’equilibrio dell’ecosistema marino e creare opportunità di sviluppo economico sostenibile per le marinerie. La nostra partecipazione al meeting di Atene potrà rafforzare la collaborazione internazionale e sviluppare strategie efficaci”.
ACLI Terra conferma quindi l’urgenza di adottare misure preventive per equilibrare la diffusione delle specie aliene, come il *Lion Fish*, e di imparare dagli errori del passato, come nel caso del *Granchio Blu*. L’associazione chiede l’autorizzazione alla pesca e alla commercializzazione del Lion Fish, una specie particolarmente vorace, per contenerne la proliferazione e tutelare la biodiversità marina.