Una storia unica legata al mondo del libro e della stampa

È Subiaco, in provincia di Roma, la Capitale italiana del libro 2025. Ad annunciarlo il 13 dicembre scorso, durante la conferenza stampa al Ministero della Cultura, è stato il Ministro Alessandro Giuli. Le altre città finaliste erano Grottaferrata, anche questa in provincia di Roma, Ischia e Sorrento in provincia di Napoli, Mistretta (Messina) e Macchiagodena (Isernia).

Il conferimento del titolo ha una durata annuale, ed è stato istituito con la legge numero 15 del 13 febbraio 2020, quando fu Chiari, in provincia di Brescia, ad essere proclamata la prima Capitale italiana del Libro per le attività di promozione e diffusione della lettura organizzate dall’amministrazione comunale, attraverso i canali social, durante il periodo della pandemia. Seguirono poi Vibo Valentia nel 2021, Ivrea nel 2022, Genova nel 2023 e Taurianova nel 2024.

Il progetto presentato dalla città di Subiaco è intitolato ‘Soglia del Paradiso’ è incentrato sulla valorizzazione e diffusione di libri, iniziando dal rilancio e dal restauro del notevole patrimonio bibliotecario di cui dispone, congiuntamente all’utilizzo delle nuove tecnologie per permettere una più facile fruizione e avvicinare anche i più giovani al mondo della cultura e delle risorse che la città offre. Ripensare al patrimonio culturale come un insieme unico, guidando i visitatori dei siti verso una conoscenza più completa e documentata è quanto si legge nel programma presentato.

Il prestigioso riconoscimento premia l’impegno della città nel promuovere la lettura e valorizzare il proprio patrimonio culturale, rendendolo accessibile e appassionante per tutti. Subiaco ha una storia unica legata ai libri e alla stampa. Fu proprio qui, infatti, che nel 1465 venne stampato il primo libro in Italia, quando due allievi di Gutenberg installarono la prima tipografia per la stampa a caratteri mobili e per questo tra le iniziative più importanti ci sono il restauro del ricco patrimonio bibliotecario che custodisce, in particolar modo dei preziosi manoscritti antichi dei monaci benedettini, e la ricostruzione dell’antica tipografia andata perduta nel tempo.

Fonte: Ministero della Cultura

La città riceverà 500 mila euro per l’attuazione del programma dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore, erogati tramite il Centro per il libro e la lettura. Saranno poi organizzate, come ha spiegato il Ministro Giuli “…visite guidate nei musei, spettacoli teatrali, iniziative nelle scuole e molto altro ancora per far scoprire, tutelare e valorizzare le tante ricchezze artistiche e architettoniche del territorio…. Tutto questo nell’importante intento di far conoscere il lungo viaggio fatto dal libro nei secoli alle nuove generazioni, unendo passato e futuro in modo interattivo e attrattivo per tutti. Solo la conoscenza del passato, infatti, ci può illuminare in una nuova visione della cultura come forma di resistenza dell’umanità”.

L’utilizzo delle nuove tecnologie sarà di supporto con audioguide interattive, strumenti audiovisivi innovativi come l’app WhatsArt, workshop per le scuole, e tantissime altre iniziative che coinvolgeranno insegnanti e studenti, per promuovere la lettura tra le nuove generazioni.

L’antica Sublaqueum (dal latino sotto i laghi) ha una storia antichissima e legata alla figura di San Benedetto da Norcia. Lo stretto legame della città con il libro si deve proprio ai monasteri benedettini, che da tempi antichissimi, dal V secolo circa, abitarono la vallata sublacense, in cui diffusero presto il cristianesimo. San Benedetto fondò il primo monastero, dove sono ancora custoditi preziosissimi volumi medievali, e poi altri dodici che affidò ai suoi fedeli, ma che andarono distrutti in seguito alle invasioni saracene. Oggi rimangono quello del Sacro Speco e quello di Santa Scolastica, sorella gemella di Benedetto.

Fonte: Turismo Roma

Come ha sottolineato il presidente della Giuria, Gian Arturo Ferrari, la scelta di piccoli centri per il premio non è casuale, ma è stata fatta proprio per valorizzare realtà ricchissime di storia e conoscenza, che però non hanno i mezzi per veicolare la cultura ed offrire la possibilità di accesso ai libri come nelle grandi città, soprattutto del Nord.

La richiesta di partecipazione è sempre maggiore. Quest’anno infatti sono state venti le città candidate, a conferma dell’interesse rinnovato per la promozione della cultura, del territorio, dei valori e delle tradizioni, guidando i visitatori attraverso i tesori di cui l’Italia è ricca, riscoprendo la storia attraverso i libri e trasmettendo alle future generazioni le testimonianze del passato per guardare con consapevolezza al futuro.

Subiaco con questo importante riconoscimento avrà la possibilità di realizzare un progetto importante, che porterà dei risultati anche in ambito economico, facendo aumentare il numero dei visitatori e ottenendo un migliore posizionamento nel settore turistico, soprattutto in concomitanza con il Giubileo, rilanciando la città tra passato e presente, storia e innovazione.

Laura Spadella

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