Il Premio Nazionale Mameli è un riconoscimento promosso da ENAC, giunto alla sua terza edizione
L’Ente Nazionale Attività Culturali, ENAC è un’organizzazione no-profit impegnata nella promozione e valorizzazione della cultura e delle tradizioni italiane. Fondata con l’obiettivo di favorire la crescita culturale e sociale del Paese, ENAC supporta iniziative artistiche, educative e sociali, coinvolgendo enti pubblici e privati. Alla sua guida, il Presidente nazionale Maurizio Abbate, figura di spicco nel panorama culturale, porta avanti con dedizione l’impegno dell’ente verso un’Italia più inclusiva e consapevole delle proprie radici culturali.
Il Premio Nazionale Mameli è un riconoscimento promosso da ENAC, giunto alla sua terza edizione. Il premio celebra e valorizza le eccellenze culturali, artistiche e sociali italiane, con l’obiettivo di onorare chi si distingue nel campo della cultura, dell’arte e delle tradizioni. Un evento di prestigio che promuove l’impegno e la passione per la crescita culturale del nostro paese. Dopo Montecatini Terme e Roma è stata Forlì ad ospitare la cerimonia di conferimento del Premio nazionale Mameli, organizzato in Comune dal Comitato Regionale ENAC Romagna, presieduto dal presidente Christian Pirini con il patrocinio del Comune di Forlì
Tra le autorità presenti il capitano Moretti in rappresentanza dei Carabinieri della Compagnia di Forlì, il vicesindaco Vincenzo Bongiorno, l’associazione del Gruppo degli Alpini di Forlì, rappresentata da Carlo Augelli.
Nel proprio discorso Bongiorno ha sottolineato il collegamento tra cultura e tradizione, nonché l’esigenza di non piegarsi in maniera acritica al “politicamente corretto” ed al pensiero unico, ma di ragionare sempre in maniera lucida nel perseguire fattivamente il benessere e lo sviluppo della comunità.
Prima del conferimento dei premi, sono stati presentati i protocolli d’intesa tra Enac ed Assimea, Associazione Italiana delle Imprese, nonché tra Enac ed il professore avvocato Raffaele Ranieri, sia come docente universitario in materia di diritto commerciale presso l’Università Europea di Roma, sia come professionista.
In questa edizione oltre ai settori: arte, biofilia, giornalismo, narrativa, saggistica, teatro e tradizione è stato istituito il premio alla memoria, conferito ad una persona che si è distinta per aver dato lustro alla cultura italiana. Per tale riconoscimento Silvia Filippi, Responsabile nazionale per le attività artistiche di ENAC, ha voluto fortemente assegnare la targa al Maestro Ennio Calabria dedicando a lui commoventi parole di cordoglio, ma soprattutto ricordando la sua grandezza di artista italiano tra i più affermati e amati del nostro novecento culturale.
Il premio alla Memoria è stato attribuito ad Ennio Calabria, “per i suoi messaggi di umanità in un mondo in cui l’arte rischia di meccanizzarsi, perdendo la sua vera essenza”.
Nell’individuazione dei vincitori dei premi, la Presidenza nazionale Enac ha nominato, per ciascuna categoria, una commissione indipendente, cui ha affidato l’incarico di individuare tre finalisti per categoria, tra i quali poi, la stessa direzione nazionale Enac, in seduta comune con ogni commissione, ha determinato i vincitori.
Per la categoria Arte, con la presidenza in commissione di Francesco Zero, il premio è andato a Walter Marin, “per come cattura nel gesto pittorico … il tratto di una vita”.
Fonte: Galleria d’Arte Purificato.Zero
Il “gesto pittorico” è il simbolo di come Marin si esprime, per interpretare le forme della vita.
Il “tratto” rappresenta il segno dell’individualità; un’impronta che persiste nel tempo e che racconta una storia personale, unica.
Per Marin la pittura è introspezione nello spazio e nel tempo. Un luogo e un momento in cui il processo artistico diventa mezzo per esplorare e comunicare il proprio mondo interiore con ogni pennellata o segno sempre carichi di significato e di musicalità. La sua è la consapevolezza che i gesti, attraverso le emozioni, diventano arte.
Come finalisti sono stati premiati anche Gabriele Marchesi ed Eugenio Orciani. Alcuni loro quadri, qui nella pagina riprodotti, sono stati esposti nella grande sala della manifestazione ed il pubblico ha particolarmente apprezzato l’inaspettata esposizione di opere di così alta qualità.
Gabriele-Marchesi: Giovane Primavera – Fonte: Galleria d’Arte Purificato.Zero
Fonte: Galleria d’Arte Purificato.Zero
Per Gabriele Marchesi la motivazione del premio è “Per quel momento in cui uno sguardo profondo, una mano sincera, lo ha riportato a credere al mondo… riempiendolo.”
Marchesi nel Duemila torna al disegno usando grafite, pastelli, foglia d’oro e sempre meno il pennello con la sua punta morbida, forse troppo lenta, forse poco sicura. Da quel momento, uno sguardo profondo, una mano sincera, un’età meravigliosa lo ha riportato a credere al mondo riempiendolo. Non fa ritratti perché ama essere libero nella ricerca delle masse, delle profondità, ma non delle corrispondenze. Il rispetto morale è la sua forma di vita come nell’arte cerca la forma della bellezza e della semplicità.
Per Eugenio Orciani la motivazione del premio è “Per l’eccezionale padronanza della tecnica pittorica che gli apre le porte alle più surreali situazioni emozionali”.
Fonte: Galleria d’Arte Purificato.Zero
Orciani costruisce le sue opere con genio sapienziale, associando gli impulsi reattivi dell’attualità con le stratificazioni pesanti della storia, intesa come susseguirsi di stili e stilemi che anche quando sono negativi continuano il loro percorso carsico sotterraneo invisibile. Da ciò nasce un alternarsi di presenze e assenze che sono raffinate apparizioni ed evocazioni, quanto forti affermazioni di gusto.
Una eccezionale padronanza della tecnica pittorica gli apre le porte alle più surreali situazioni, vissute in ambienti museali dove Orciani narra la bellezza e l’amore come oggetti umani da ammirare o costruisce la paura e il dolore dai quali rifuggire drammaticamente.
L’evento ha rappresentato un momento significativo di sinergia tra la città di Forlì e le personalità di spicco del panorama culturale italiano, segnando una nuova fase di collaborazione e crescita culturale per la città.
Francesco Zero