I Paesi Arabi sono un elemento di estremo interesse per quanto concerne gli investimenti in ambito planetario. E l’Italia non è estranea a questa logica di mercato. Nel 2023, il Ministero degli Esteri ha pubblicato i dati sulle vendite “made in Italy” verso gli Emirati: una cifra che ha sfiorato i 6,7 miliardi di euro. Dal canto suo l’Arabia Saudita, attraverso Vision 2030, ha aperto nuove prospettive di collaborazione in settori quali l’infrastruttura, l’energia rinnovabile e la digitalizzazione. Tutto ciò è stato al centro dell’incontro “Sviluppo delle relazioni e delle opportunità commerciali tra l’Italia e l’Arabia Saudita”, organizzato da PILC e patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Il convegno si è tenuto presso la sala Matteotti della Camera dei deputati e ha visto la presenza di esponenti istituzionali nazionali ed esteri, imprenditori e Nomi del settore privato, volti a tessere quella rete di rapporti di stampo economico, culturale e commerciale tra le due Nazioni. Da Paolo Formentini (Vicepresidente commissione affari esteri e comunitari Camera dei deputati) a Luigi Di Maio (EUSR, Rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo); da S.E. Nawaf Al Shybani (Vice Ambassador of the Kingdom of Saudi Arabia in Italy) a Roberta Angelelli (Vicepresidente Regione Lazio Assessore Sviluppo Economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione). E ancora, Andrea Barabotti (Deputato Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo), Susanna Ceccardi (Europarlamentare), Marco Rago (Consigliere Giuridico del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale).

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Luigi Di Maio, Rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo, ha affermato che “l’Unione Europea sostiene fermamente le partnership tra le imprese europee e il mercato dei Paesi GCC in termini di investimenti, commercio e sviluppo tecnologico. È per questa ragione che l’Unione Europea crede nell’apertura delle Camere di Commercio Europee nel Golfo”.

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L’apertura verso una realtà internazionale rappresenta un perno fondamentale per le imprese tricolore. Andare oltre i confini nazionali significa non soltanto aprirsi e farsi conoscere ai nuovi mercati, ma anche diversificare il rischio d’impresa e aumentare la competitività. In questo panorama, i Paesi Arabi, tramite le loro risorse finanziarie consentono di operare su un terreno fertile per le nostre aziende.

Numerosi i progetti presentati e congiunti in ambito legale e commerciale che denotano la volontà da entrambe le parti di realizzare una partnership solida e duratura. Come ha sottolineato Roberta Angelilli, Vicepresidente della Regione Lazio, “mutuando il pensiero di King Salman ritengo che amministrazioni, imprese e soprattutto i professionisti si assumano il dovere di realizzare una vision 2030 per l’Italia che preveda un vero importante progetto di internazionalizzazione e di valorizzazione del made in Italy implementando sempre più i rapporti con Paesi strategici come il Regno dell’Arabia Saudita. Dobbiamo rafforzare, come sistema Lazio, le relazioni con l’Arabia Saudita, che e’ un partner istituzionale e commerciale importante. Nel Lazio ci sono oltre mezzo milione di imprese che devono avere la possibilità, se vogliono, di essere accompagnate in un iter di internazionalizzazione. Quella dell’Arabia Saudita è un’economia forte, e a Riad nel 2030 ci sarà l’Expo, quindi è un’occasione straordinaria, per il nostro sistema, di essere protagonisti”.

Andrea Barabotti (LEGA) deputato della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera dei deputati ha precisato come questo incontro sia stato ideato “per mettere in contatto realtà italiane, eccellenze del Made in Italy, insieme ad alcune autorità del mondo dell’Arabia Saudita”.

L’Arabia Saudita, in vero, sta vivendo un momento di notevole sviluppo e modernizzazione e ciò potrebbe vederla anche come protagonista nella stabilizzazione del Medio Oriente. L’avv. Giuseppe Lepore founder di Ms Desk ha sottolineato come questo Paese sia vicino al nostro tramite grandi prospettive di sviluppo. “Non solo le grandi imprese, già presenti, ma anche le Pmi (Piccole medie imprese) – ha affermato Lepore – possono trarre opportunità”.

Il mercato dell’Arabia Saudita, dunque, così ricco di opportunità ha bisogno del sostegno di professionisti di molteplici settori. Anche il Vicepresidente della Commissione Affari esteri, Paolo Formentini, ha specificato come il percorso per portare la Pace in Medio Oriente ponga le sue basi “su un futuro di prosperità e commercio degli Stati della regione. In particolare, bisogna far sì che venga creata quella grande via commerciale, Imec, un corridoio dall’India al Medio Oriente fino ai nostri porti italiani, che era in procinto di essere creata fino allo scoppio della guerra. Qualcuno non vuole un futuro di pace e di libertà: questo qualcuno si chiama Iran. Quel 7 ottobre ha una matrice precisa e quel 7 ottobre ci ricorda anche che Israele e Arabia Saudita stavano finalmente, dopo tanti decenni, per giungere a un accordo di normalizzazione dei rapporti e di reciproco riconoscimento, secondo gli Accordi di Abramo”.

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Insomma, rapporti che, ci auguriamo possano portare a dei grandi, importanti e duraturi risultati come ha auspicato e confermato, nel suo intervento, il Viceambasciatore dei Paesi Arabi, S.E. Nawaf Al Shybani, secondo cui la direzione di vitalità vibrante intrapresa dall’Arabia Saudita ha tanto in comune con la vision italiana.

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