Prima finalista italiana di sempre in singolare femminile a Wimbledon
Jasmine Paolini, nata a Castelnuovo di Garfagnana, è cresciuta nel bar di famiglia a bagni di Lucca con padre toscano, madre polacca la cui famiglia è proveniente dal Ghana. Ha iniziato a giocare a tennis grazie a papà Ugo, ma la sua passione è esplosa al circolo Mirafiume dove giocava suo zio Adriano, un appassionato praticante. I suoi primi insegnanti sono stati Ivano Pieri e Marco Picchi. Il fratello del padre racconta “i genitori non le hanno messo pressioni di nessun tipo”; in quegli anni si divideva tra tennis e scuola. A 15 anni si sposta al centro tecnico della federazione di Tirrenia (PI) dove ha conosciuto Renzo Furlan, che è diventato suo allenatore prima part-time poi a tempo pieno dopo la pandemia da covid-19.
L’infanzia di Jasmine è stata simile a quella di molti altri bambini cresciuti in un piccolo borgo. Frequentava la scuola, giocava in piazza con le amiche e con il fratellino William, anche lui tennista.
Fonte: Il Mattino
L’ascesa di Jasmine è iniziata quindi nel 2013, all’età di 17 anni, posizionandosi 819esima dal ranking mondiale. Ha vinto il suo primo trofeo nel circuito professionale battendo in finale la francese Jade Surijn (n.560) al trofeo internazionale “città di Locri”, che le ha fruttato un premio di 10 mila dollari. Nel 2014 ha raggiunto il numero 70 nel ranking junior e ha chiuso la stagione da numero 180 a livello mondiale.
Nel 2019 ha raggiunto i quarti di finale a Guangzhou e a Palermo. Comincia il 2020 da numero 94 e nel 2021 è entrata nella top 50. Quell’anno ha festeggiato il suo primo titolo WTA in singolare a Poltros e ha giocato per la prima volta nel main draw di tutti i quattro tornei dello slam.
L’ascesa continua nel 2022, quando a Indian wells ha eliminato l’allora numero 3 del mondo, Aryna Sabalenka. Nel 2023, grazie alle finali raggiunte al WTA 125 di Firenze, è entrata per la prima volta tra le prime 50 della classifica mondiale.
Fonte: FITP
Nell’ultimo anno (2024) la sua carriera ha preso velocità. Ha giocato il suo primo ottavo di finale Slam all’Australian Open perdendo contro la russa Kalinskaya. A Dubai ha vinto il secondo e più prestigioso titolo WTA, battendo in finale la stessa Kalinskaya, entrando così per la sua prima volta nella top 20. Ha ottenuto grandi soddisfazioni anche in doppio con Sara Errani, vincendo il titolo agli internazionali BNL d’Italia e la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi dove la partita non è iniziata nel migliore dei modi. Andreeva e Shnaider, con una serie di colpi potenti e movimenti ben coordinati, hanno messo sotto pressione le italiane. Sul punteggio di 2-1, le russe hanno ottenuto il primo break, mettendo in difficoltà le azzurre. Come se non bastasse, sul 5-2 per le russe, un’interruzione inaspettata ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso. Sara Errani, visibilmente affaticata, ha richiesto un medical time-out per un fastidio all’inguine. Il silenzio sul campo era palpabile. Al ritorno in campo, la situazione è cambiata discretamente. Jasmine Paolini ha iniziato a dominare il gioco, esibendo colpi precisi e attacchi potenti da fondo campo. Il loro gioco di squadra ha cominciato a brillare, riuscendo a ottenere tre break consecutivi che hanno portato ad un clamoroso 6-1 a loro favore. Il momento decisivo è giunto sul 9-7, quando un ultimo scambio mozzafiato ha consegnato la vittoria delle azzurre. Il boato del pubblico è stato assordante. Con un punteggio finale di 10-7, l’Italia ha potuto celebrare un oro che rappresenta molto più di una semplice vittoria.
Al Roland Garros in singolo si è arresa alla superstar Swiatek (n.1 al mondo) più giovane giocatrice con quattro Roland Garros vinti.
Una delle sue partite più importanti e memorabili di Jasmine è stata la semifinale di Wimbledon 2024 contro Donna Vekic. La partita si è svolta l’11 luglio e ha visto Jasmin affrontare Donna Vekic in una battaglia epica dalla durata 2 ore e 51 minuti, diventando la semifinale più lunga nella storia di Wimbledon. Jasmine ha vinto con il punteggio di 2-6, 6-4, 7-6(8), dimostrando una straordinaria capacità di rimonta e una forza mentale incredibile. Lei che non aveva mai vinto partite sull’erba prima di questa stagione, è riuscita a raggiungere la posizione numero 5 nel ranking mondiale dove nessuna italiana era mai approdata dopo Sara Errani alla fine di agosto del 2013. Jasmine ha raggiunto la finale, dove ha affrontato Barbara Krejicikova. Nonostante una dura lotta, è stata sconfitta in tre set. Il primo set è stato dominato da Krejicikova, che ha preso rapidamente il controllo del gioco; Tuttavia, Jasmine ha risposto con forza nel secondo set. Nel set decisivo, entrambe le giocatrici hanno lottato duramente, scambiandosi break e mantenendo il pubblico in tensione. Krejicikova è riuscita purtroppo a mantenere la calma nei momenti cruciali, chiudendo il match al terzo mach point. Questo risultato ha comunque segnato un traguardo storico per il tennis italiano, con Jasmine che è diventata la prima tennista italiana a raggiungere due finali slam consecutive in due major differenti. La sua performance a Wimbledon 2024 rimarrà un momento memorabile nella storia del tennis italiano. Dopo la partita, Jasmine ha elogiato la sua avversaria durante la cerimonia di premiazione “Barbora ha giocato un tennis incredibile oggi. Sono orgogliosa di quello che ho raggiunto e continuerò a lavorare duro per migliorare”.
Fonte: DiLei
Possiamo dire quindi con estrema sintesi che Jasmine paolini è una delle tenniste italiane più promettenti e di successo della sua generazione. La sua dedizione e il suo talento l’hanno portata a raggiungere traguardi straordinari, sia in singolare che in doppio. Jasmine è conosciuta per il suo stile di gioco aggressivo e la sua capacità di adattarsi a diverse superfici. Fuori dal campo è apprezzata anche per la sua umiltà e il suo impegno nel promuovere il tennis tra i giovani. Oltre ai suoi successi sul campo, Jasmine è molto legata alla sua famiglia e alle sue radici. Nonostante i numerosi impegni, cerca sempre di trascorrere del tempo con i suoi cari e di tornare nella sua amata Toscana ogni volta che può. Collabora anche con diverse organizzazioni benefiche e partecipa ad eventi di raccolta fondi per cause importanti. La sua storia è un esempio di come la determinazione e l’impegno possano portare al successo e il suo futuro nel tennis promette di essere altrettanto brillante.
Maria Sole Capone