“La vite e i tralci”, riparte ad ottobre presso la Parrocchia di Sant’Ambrogio all’Aurelio.
Per il quinto anno consecutivo torna il corso diocesano sul rapporto tra vino, Bibbia, storia ed arte intitolato “La vite e i tralci”. A guidare passo dopo passo i partecipanti in questo viaggio culturale e religioso, il sommelier masterclass, teologo, della “Scuola Europea Sommelier”, Marco Cum. Un insieme di conoscenze che vanno dal Cantico dei Cantici alle Nozze di Cana, dai monaci benedettini della Borgogna alla nascita del Barolo, dal vino come emblema della vita rurale a simbolo di festa.
Fonte: www.utsroma.diocesidiroma.it
Ad ospitare l’evento, la parrocchia Sant’Ambrogio all’Aurelio (Metro A Baldo degli Ubaldi) dal prossimo 26 ottobre 2023. Il corso, a cura dell’Ufficio per la Pastorale del Tempo libero, del turismo e dello Sport della Diocesi di Roma, fa della nuova evangelizzazione il suo punto di forza.
Il programma si articolerà in 4 incontri ognuno dei quali avrà una durata di due ore (dalle 20 alle 22) e si svolgerà nel teatro parrocchiale di via Girolamo Vitelli 23.
Data di inizio 26 ottobre con il versetto del Libro del profeta Isaia “Il Signore degli eserciti preparerà un banchetto di grasse vivande” (Is 25,6-9). Partendo dall’enologia antica si giungerà fino a uno dei luoghi simbolo della storia del vino in Europa: l‘abbazia di Cluny. Poi, ascoltando alcuni brani del Cantico dei Cantici, si potranno degustare il Saperavi della Georgia e un Pinot Nero.
Il secondo appuntamento è per il 9 novembre. Dopo l’analisi del brano del Vangelo da cui prende il titolo il corso, “Io sono la vite e voi i tralci” (Gv 15,1-8), ci si focalizzerà sulla figura della marchesa Juliette Colbert, protagonista della storia del vino in Francia, e sulla nascita del Barolo che verrà degustato insieme a un Arneis.
Nel terzo incontro, fissato per il 16 novembre, invece, sullo sfondo de “La vigna del Signore è il suo popolo” (Sal 79), si affronterà il tema del vino nell’arte. Assaggiando un Grechetto e un Cesanese, si parlerà, infine, della Chiesa come vigna mistica e dell’importanza dei simboli della vita rurale.
Ed infine, nell’ultimo appuntamento del 23 novembre, “Le nozze di Cana” (Gv 2, 1-11) durante cui Gesù tramutò l’acqua in vino, saranno al centro della serata che si concluderà con la degustazione dello Champagne e del Moscato d’Asti.
Come partecipare al corso “La vite e i tralci”:
Sono 25 i partecipanti ammessi. Durante la prima serata saranno forniti, ad ogni iscritto, due calici per la degustazione dei vini che rimarranno personali e saranno riutilizzati nel corso degli incontri successivi. A fine corso ai partecipanti sarà consegnato, oltre all’attestato di partecipazione, un sottobottiglia personalizzato in ceramica.
Fonte: Diocesi di Roma
La quota complessiva è di 120 euro che andrà versata entro venerdì 20 ottobre al seguente Iban:
IT 69 I 03069 09606 100000010151 intestato a Diocesi di Roma (Intesa San Paolo) con causale: “Corso vino – Nome Cognome – Ufficio Uts”. Una ricevuta del bonifico dovrà essere inviata al seguente indirizzo e-mail: uts@diocesidiroma.it.
Per maggiori informazioni e iscrizioni è possibile contattare l’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport del Vicariato di Roma scrivendo a uts@diocesidiroma.it o telefonando ai seguenti recapiti: 06.69886349, 351.5030787.