Le periferie, tanto bistrattate, potrebbero essere un ottimo punto di ritrovo per eventi musicali e non, con la conseguente riqualificazione delle stesse
Vivere in un museo a cielo aperto come Roma non è da tutti. Si tratta di un privilegio che moltissimi al mondo ci invidiano ma è anche motivo di responsabilità.
Avere a che fare, quotidianamente, con un Gioiello dal valore inestimabile per Cultura, Storia e Tradizioni richiede un’attenzione che, purtroppo, noi cittadini spesso e volentieri mettiamo sotto le scarpe; questo vale per il Sindaco fino all’ultimo dei romani.
Mi capita frequentemente di passare con la macchina in quella che rappresenta una delle più belle realtà dell’Urbe: le Terme di Caracalla. Un sito che tra mura di duemila anni e parchi che le circondano è un fiore all’occhiello della nostra Città. Non a caso il grande Alberto Sordi aveva scelto di vivere lì, per godere della magnificenza della Capitale.
Ebbene, in questa zona centralissima, limitrofa, al Circo Massimo, nel periodo estivo, vengono allestiti prefabbricati, stand e tavoli per ospitare la “Festa dell’Unità”, lo storico appuntamento un tempo legato al Partito Comunista, oggi PD.
Fonte: La Repubblica
Al di là delle personali idee politiche, forse dovremmo (dal Sindaco in poi) ragionare sull’inopportunità di stravolgere un’area che dovrebbe essere “immacolata” per accogliere un evento che si potrebbe, tranquillamente, fare altrove.
Passare con l’auto e vedere queste transenne da cui si può scorgere il desolante risultato di quanto rimasto della “Festa” è un vero e proprio cazzotto in pieno stomaco: cartacce, tavolini alla rinfusa, padiglioni che cozzano totalmente con la zona circostante. Ed ancora, cavi elettrici, generatori, camion parcheggiati quasi a svilire uno dei simboli della Roma antica.
Ma lo stesso si potrebbe dire per il Circo Massimo, a pochi passi dall’area indicata. Nonostante sia ormai entrato nella mentalità capitolina il fatto che un enorme palco vada montato per ospitare concerti in quello che, un tempo, rappresentava la sede di giochi per i latini, è lecito ritenere tale struttura un pugno in un occhio anche per come viene ridotto il sito a fine evento.
Fonte: Fanpage
Roma è una città che, pur non rientrando tra le più grandi del mondo, ha comunque una vastità di tutto rispetto: possibile mai che non si riescano a trovare altri luoghi dove ospitare tali eventi? Possibile che le tante strutture abbandonate non possano essere rilevate dal Comune per essere sede di queste feste?
Pur comprendendo cosa voglia dire fare un concerto o un raduno avendo come cornice la Storia, ci piace sottolineare che Decoro e Rispetto sono due ingredienti fondamentali quando si decide di Governare e vivere questa Città.
Fonte: Il Corriere della Città
Nulla in contrario, quindi, a manifestazioni estive che portano le persone a vivere momenti di aggregazione ma cerchiamo di farlo nelle sedi appropriate e con un pizzico di buon senso.
Le periferie, tanto bistrattate, potrebbero essere un ottimo punto di ritrovo per queste situazioni: ampi parcheggi, aree dove poter approntare ogni genere di evento con la conseguente riqualificazione delle stesse.
Vero è che per capire tutto ciò occorre uscire dai Palazzi del potere e “sporcarsi” mani e vista dinnanzi allo scempio che resta al termine di una manifestazione.
Occorre avere Roma nel DNA per portarle quel Sacro Rispetto che secoli di Storia impongono, altrimenti si è semplicemente “indegni” di vivere all’interno di cotanta bellezza.
Stefano Boeris